Mario Tullo (PD) ha presentato una interrogazione al Ministro Lupi sulla situazione del TPL e sulle ripercussioni che tale situazione ha sul sistema economico del Paese, riceviamo e pubblichiamo la nota stampa
"L'urgenza di questa interrogazione presentata oggi a nome dell'intero Gruppo del Partito Democratico è evidente se si pensa che quanto riguarda gli stanziamenti sul TPL per il solo trasporto ferroviario le risorse nazionali stanziate nell'ultimo triennio (2010-2012) risultano ridotte del 22% rispetto al triennio precedente (2007-2009); quanto ai fondi regionali per la stessa modalità di trasporto in molte Regioni si investe meno dell'1% del bilancio; contemporaneamente si è assistito all' azzeramento degli investimenti in treni e in materiale rotabile.
Ma le questioni che chiediamo vengano affrontate con urgenza dal Governo riguardano anche e soprattutto il forte ridimensionamento del servizio, con un aumento delle tariffe in misura socialmente inaccettabile, e l'esubero di migliaia di dipendenti del comparto, con gravi ricadute sul sistema sociale ed economico del territorio, sugli utenti, sulla congestione e sull'inquinamento.
Siamo preoccupati perché, qualora non si intervenga in modo rapido ed efficace il diritto universale alla mobilità appare minacciato anche dalla esigue risorse per la sicurezza e la manutenzione di treni, autobus e infrastrutture, non più solo dalla mancanza di investimenti di lungo periodo a sostegno del settore. Paradossalmentesarebbero proprio le Regioni deficitarie a dover applicare aumenti consistenti, non già per finanziare investimenti per migliorare – in modo strutturale – il trasporto pubblico locale, ma solo per provvedere alla copertura dei contratti di servizio in essere, aumentando il costo totale del carburante sul territorio e rendendo in questo modo ancora più oneroso – per spesa corrente – il servizio di trasporto pubblico su gomma.
Riteniamo quindi occorra pianificare lo sviluppo del servizio pubblico per il traffico pendolare prendendo a riferimento le migliori esperienze europee, che puntano a garantire percorrenze medie più elevate e con minori interruzioni, con treni e veicoli più capienti a due piani; non si può infatti continuare ad ignorare la stretta ed importante correlazione che vi tra la domanda e l'offerta di servizi e le infrastrutture di trasporto che possono essere un efficace volano per una ripresa economica."