Alberto Pacher: "La mobilità sostenibile è il tema su cui credo per preservare territorio e disegnare il futuro"

Trento: “Ripartire dalla mobilità sostenibile per preservare il territorio”

Trento: “Ripartire dalla mobilità sostenibile per preservare il territorio”

“La mobilità sostenibile è un tema su cui il Trentino crede per preservare il proprio territorio e disegnare il suo futuro” Con queste parole Alberto Pacher ha aperto il convegno scientifico “Idrogeno, tra presente e futuro” a Trento, organizzato dalla Provincia in collaborazione con Trentino Trasporti, Habitech e HyER, l’associazione europea delle municipalità e dei territori che promuovono la mobilità elettrica e l’utilizzo dell’idrogeno

“A partire dal riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell’Unesco – ha affermato Pacher – abbiamo iniziato ad interrogarci su come mantenere questo contesto e aggiornare di conseguenza il modo di vivere del nostro territorio.   Il tema della mobilità sostenibile si inserisce quindi per noi in un contesto molto più ampio, che mira a sostenere processi innovativi a vario livello che coinvolgono anche le aziende locali attive in questo settore e i nostri centri di ricerca”.   Il presidente ha passato in rassegna molti esempi concreti che dimostrano come la mobilità sostenibile sia una realtà viva in Trentino: dalla sperimentazione dell’utilizzo dei minibus ad idrogeno durante i mondiali di Fiemme 2013, molto apprezzata e il cui utilizzo continua ancora oggi, alla volontà di trasformare l’autostrada del Brennero in un green corridor, grazie ad un accordo con il Tirolo e la Provincia autonoma di Bolzano, fino alla diffusione del bike sharing elettrico, con l’obiettivo di realizzare le colonnine di ricarica ogni 40 chilometri in tutto il Trentino entro il 2014. Infine, non si può dimenticare il Muse, che aprirà il prossimo luglio e avrà tra i suoi temi caldi la sostenibilità.   “Mettendo insieme tutte queste esperienze e le competenze sviluppate sul territorio – ha concluso Alberto Pacher – questo nostro territorio delle Alpi appare come una sorta di climaland, ossia un’area fortemente ispirata ai criteri della sostenibilità”.

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