Mobilità: In un normale giorno lavorativo il 76 per cento degli altoatesini dedica agli spostamenti circa un’ora e mezza del proprio tempo. Chi si sposta in bus – sia residenti che turisti – ritiene il servizio affidabile e apprezza la facilità con cui si possono raggiungere le fermate. Tra gli aspetti con margini di miglioramento ci sono l’offerta di corse serali, e – secondo i residenti – anche l’accessibilità per anziani e disabili e l’equità del sistema tariffario. I dati emergono da due studi che fotografano la situazione della mobilità in Alto Adige. I risultati sono stati presentati in occasione di un convegno organizzato dall’EURAC e dall’Agenzia per la mobilità
Dall’analisi congiunta di tutti i macrofattori e dal loro confronto con i dati del progetto INTER-Regio-Rail emergono alcuni aspetti interessanti. Si riscontra immediatamente che, fatta eccezione per la raggiungibilità delle fermate, i giudizi sulla soddisfazione rispetto al servizio ferroviario sono nettamente inferiori a quelli rispetto al trasporto su gomma. Il macrofattore con un vantaggio competitivo più importante sia per autobus che treno è la raggiungibilità delle fermate. Questo macrofattore registra importanza e soddisfazione alte per entrambi i mezzi di trasporto. Valori relativamente alti come quelli registrati (77% sugli autobus e 73% sui treni) indicano la necessità di consolidare la soddisfazione attraverso un mantenimento del livello di raggiungibilitá. Le tariffe sono invece il macrofattore con più basso livello di soddisfazione per i passeggeri dell’autobus (61%) e riscuotono valutazioni abbastanza basse anche sui treni (56%), pur essendo per entrambi i mezzi di trasporto un elemento importante. Ne deriva che l’aspetto delle tariffe presenta margini di miglioramento, che riguardano – come si è visto – soprattutto il tema dell’equità.

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