Il quesito di International Business Time: "Sarà la soluzione per il futuro?"

Mobilità sostenibile: ecco il motore alimentato a urina

Mobilità sostenibile: ecco il motore alimentato a urina

Non è uno scherzo ma si tratta di un'idea di un ricercatore sardo, Franco Lisci, che in passato ha lavorato in Fiat. Un progetto che presenta diversi aspetti interessanti da da aver attirato l'interesse dell'Università di Sassari e l'approvazione degli osservatori di Legambiente

Quando si parla di mobilità sostenbile si è coscienti che si tratta di un argomento che abbraccia diversi ambiti disciplinari. La mobilità elettrica è sicuramente una tipologia di mobilità green più concreta anche se i mezzi alimentati a batterie costano ancora molto. In Italia, chiaramente, si parla sempre di mancanza di infrastrutture -colonnine elettriche- che non permettono a chi ha un mezzo alimentato ad energia elettrica di fruirne in modo adeguato.   Come riportato dall'International Business Time, Franco Lisci ha sfruttato il suo know-how per la realizzazione del polo produttivo: "La Casa Verde CO2.0". L'innovativa in questione è stata presentata ad Alghero, nel Parco di Porto Conte, in occasione di un convegno-mostra di Legambiente sulle innovazioni verdi.     Ma di cosa si tratta e su cosa verte l'invenzione di Franco Lisci? L'imprenditore sardo ha creato una variante che permette di ridurre l'uso degli idrocarburi sfruttando l'urina. Da scarto diventa risorsa, sostanza fondamentale per attivare il processo di elettrolisi per produrre energia.   Si tratta di due propulsori destinati ad un'utenza e ad un utilizzo diverso: uno è destinato ai mezzi di trasporto, l'altro è utile per gli usi domestici, ossia, per alimentare la luce e per far funzionare gli elettrodomestici.    Franco Lisci, grazie all'impiego di un filtro in lana di pecora, è riuscito a ridurre la formazione di condensa e di particelle inquinanti. Entrambi i propulsori rispondono alle normative cogenti del settore.   Queste le parole di Franco Lisci: "L'energia prodotta dall'impianto a urina è adatta non solo per i consumi domestici ma anche per i motori di automobili, camion e barche che potrebbero così sostituire la benzina e gli altri carburanti. Per lo Stato italiano questo uso è illegale, mentre è consentito l'uso di additivi. Per questo infatti abbiamo realizzato i trasformatori che consentono di usare l'urina come additivo nel motore delle automobili. I risultati sono più che incoraggianti: su un'auto a benzina c'è un risparmio del 35 %, su una a gasolio del 60 % e dell'80 % in un mezzo a gas. Un'imbarcazione o un peschereccio, invece, possono ridurre del 65 % il costo per il gasolio».    Daniela Ducato, coordinatrice del progetto "Casa Verde C02.0" aggiunge: "Alla fine del processo l'urina si trasforma in acqua di pozzo. Acqua ricca di sostanze utili a nutrire la terra".

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