“Durante la mia direzione, l’ATAC non ha ‘insabbiato’ alcuna inchiesta nè occultato alcun atto per vicende che potevano essere ritenute penalmente rilevanti… e ciò in difformità rispetto a quanto afferma il quotidiano La Repubblica nell’articolo pubblicato a firma di Daniele Autieri e Carlo Bonini, dal titolo Atac: “Denunciate tutto alla Procura” ma i manager insabbiarono la relazione.
“Un articolo pertanto diffamatorio, sia per ATAC che per la mia persona, in relazione al quale ho già conferito incarico al mio legale, affinché venga tutelata la mia immagine in sede civile e penale”.
“In realtà, nella veste di Direttore generale, e d’intesa con l’allora Amministratore delegato ing. Carlo Tosti, provvidi a conferire l’incarico – il 12/5/2011 – al prof. G. R. Croce, responsabile Conformità, Rischio e Certificazioni di ‘valutare ogni iniziativa utile a tutelare gli interessi dell’Azienda,’ dopo aver preso visione – il 6/5/2011, sei giorni prima, – degli esiti della Commissione d’inchiesta interna, istituita il 4/8/2010 proprio per far luce su alcune situazioni poco chiare”.
“Sempre a mia firma, in qualità di Direttore Generale, il 27/10/2011, fu inviato un sollecito al prof. Croce a concludere rapidamente i lavori di indagine, con il contestuale incarico di ‘valutare quanto necessario fare ai fini della tutela dei legittimi interessi aziendali , ivi compreso il deposito degli esiti della Commissione stessa presso l’Autorità giudiziaria’’.
“Tutto ciò è agli atti e regolarmente protocollato. Continuare a veicolare delazioni, per le quali ATAC ha anche sporto querela per diffamazione, non contribuisce a far chiarezza su una vicenda in relazione alla quale sarà comunque la magistratura ad accertare la verità dei fatti . Per quel che mi riguarda ritengo d’aver fatto quanto in mio potere per tutelare gli interessi dell’Azienda.”