Secondo il segretario generale della Cgil, alla Chiamata per un incontro con i portuali della Culmv, la lezione del caso Amt è la costituzione di società uniche regionali. "Non fiduciosa" sulla copertura della cassa integrazione in deroga e critica sulle riforme
"Se c'è una lezione che viene da Amt e da Genova è che bisogna smetterla di perdere tempo nell'ideologia delle privatizzazioni, che non servono a niente se non a ridurre il servizio ai cittadini, e che bisogna invece riorganizzare sistematicamente in tutta Italia il sistema del trasporto pubblico locale attraverso la costituzione di società uniche regionali miste ferro-gomma". Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, a margine di un incontro con i lavoratori della Compagnia Unica Paride Batini del porto di Genova, durante il quale ha espresso l'appoggio alla necessità di una normativa che garantisca fondi alle compagnie portuali, dopo la bocciatura dell'emendameto in materia al Senato. "Noi abbiamo un problema che Amt ha qui rivelato ma – ha aggiunto Camusso – che riguarda anche altre città e cioè che non possiamo continuare ad avere incertezza nel settore del trasporto pubblico locale perchè – ha proseguito – c'è un problema di risorse ma c'è anche un problema di organizzazione del sistema, di dicotomia tra quello che è trasporto locale su ferro e quindi tutto il tema del pendolarismo e – ha concluso – quello che sono i mezzi su gomma".
Camusso ha anche dato una risposta sulla copertura finanziaria degli ammortizzatori sociali "Noi non siamo fiduciosi sulla Cassa integrazione in deroga perché la circolare di cui abbiamo avuto anticipazione sulle modalità di gestione della Cig e della mobilità in deroga ci appare uno strumento che rischia di dare il via a licenziamenti per tante situazioni e in molte aziende".
Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha risposto al ministro Enrico Giovannini che oggi ha rassicurato sul reperimento delle risorse per la Cig.Non siamo fiduciosi – ha aggiunto la leader della Cgil – perché si continua a dire che le risorse per la Cig devono venire da altre voci del lavoro e quindi si continua a disinvestire sul lavoro". "Non siamo fiduciosi – ha aggiunto ancora Susanna Camusso – perché gli abbiamo chiesto di dare un segno positivo per il lavoro, cioè il rifinanziamento significativo dei contratti di solidarietà e invece continuiamo ad avere riduzioni di risorse".
Critica, invece, siulle riforme annunciate dal governo Letta. "La parola riforme è diventata una parola malatissima in questo Paese, basti pensare alle leggi che sono state fatte in nome dell'austerità europea e ai danni che hanno creato in particolare al mondo del lavoro e delle pensioni. Per questo, non ci uniamo a questo coro di quelli che dicono: 'finalmente si potranno fare'". "Noi vorremmo capire cosa si intende fare – ha aggiunto Camusso – a partire dalla legge di stabilità, che è una legge di galleggiamento e per questo determina che la condizione economica e in particolare dell'occupazione nel Paese continuerà a peggiorare. Il segnale che vogliamo è, invece, che si parta dalla riduzione della tassazione sul reddito dei lavoratori e dei pensionati perchè – ha concluso – questa è l'unica condizione per ricreare domanda e pensare di avere una prospettiva per il paese".
Infine, sulla decadenza di Berlusconi da senatore: "Io penso che bisogna smetterla
di attribuire chissà quali scenari politici a quella che è una corretta applicazione del principio per cui la legge è uguale per tutti. Penso sia una vittoria della legalità nel nostro paese il fatto che non ci sono cittadini diversi dagli altri".