Settimana infuocata per la CLP s.p.a. di Carlo Esposito, azienda concessonaria del TPL in provincia di Caserta, colpita dal provvedimento di Interdittiva Ostativa Antimafia da parte della Prefettura di Napoli
I lavoratori della CLP s.p.a., ex ACMS, stanno ormai scendendo in campo contro l'azienda datrice di lavoro, che, a parte eventuali collegamenti con la criminalità organizzata, in merito ai quali le Istituzioni preposte non hanno preso alcun provvedimento, continuerebbe a vessare i dipendenti e gli ex dipendenti con atteggiamenti prevaricatori. Innanzitutto, va detto che , nonostante la Interdittiva, la Regione Campania ha confermato alla CLP s.p.a. il servizio di trasporto pubblico locale per tutto il 2014. Va anche ricordato che Carlo Esposito, al quale è stato rigettato il ricorso avverso la Interdittiva da parte del TAR Campania, si è rivolto al Consiglio di Stato, che dovrebbe pronunciarsi il prossimo 24 febbraio. Ma qualcosa comincia a muoversi. Oggi, 20 gennaio,inizia la protesta dei 16 dipendenti ex ACMS non reitegrati, a partire dal 2012 ,anno dell'affidamento alla CLP del tpl, nel ruolo di lavoro. Si tratta, come si ricorderà, di 5 dipendenti sottoposti a custodia cautelare e di 11 dipendenti non considerati idonei a servizio. Nonostante i reiterati impegni della CLP , non ultimo quello dello scorso 8 dicembre, ad assumere tutte le unità produttive ex ACMS, queste 16 lavoratori sono allo stato ancora disoccupati. Pertanto, questi lavoratori a partire dalle ore 8.00 presiederanno l'Assessorato al Lavoro della Regione Campania presso il Centro Direzionale di Napoli- Isola 6 al fine di protestare contro la violazione dei loro diritti sindacali e umani. "Nei prossimi giorni- hanno continuato i manifestanti- vogliamo dimostrare, con adeguata documentazione, lo sperpero di denaro pubblico avvenuto nelle gestioni che sono succedute alla ex ACMS, le quali, invece, a noi hanno impedito ogni rientro al posto di lavoro". Ma c'e'di piu'. Per tutelare i diritti dei dipendenti CLP s.p.a., nei giorni scorsi, si è costituito un nuovo sindacato, denominato Unione Provinciale FAISA Campania, di cui è Segretario il Sindacalista Carlo Giordano. " Le decisioni della CLP, relative alla installazione all'interno dei mezzi di trasporto di una emettitrice di biglietti – precisa Carlo Giordano – è contraria ad ogni norma di legge, in materia di tutela sindacale e in materia di sicurezza pubblica". "Una simile decisione- continua il Segretario- deve essere autorizzata dalla Motorizzazione Compartimentale. Ma questo, nel caso della CLP, non è avvenuto. L'azienda pretende che il biglietto di viaggio sia emesso direttamente dal conducente del mezzo attraverso la emettitrice. Ma questo tipo di servizio , al limite, potrebbe essere accettato in brevi tratti con poca utenza, perch' diversamente mette a repentaglio la sicurezza dei passeggeri, determina ritardi nello svolgimento del percorso". Per gli aderenti al nuovo sindacato la responsabilità di questa situazione è da addebitarsi all'indifferenza della Regione Campania, della Provincia di Caserta e del Comune di Caserta, che , secondo i diretti interessati, "hanno solo perso tempo nei confronti di una società colpita da interdittiva ostativa antimafia".

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