Nel Lazio, è pesante l’eredità che la nuova giunta deve affrontare nel trasporto pubblico locale e la Regione ha avviato un percorso che prevede un risanamento ineludibile della efficienza delle
Nel Lazio, è pesante l’eredità che la nuova giunta deve affrontare nel trasporto pubblico locale e la Regione ha avviato un percorso che prevede un risanamento ineludibile della efficienza delle aziende. E’ quanto ha sostenuto l’Assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Michele Civita, intervenendo al seminario organizzato da Federmobilità sul tema “Azienda unica regionale: la soluzione per il trasporto pubblico locale?”, che si è svolto a Roma. 1 miliardo di euro di deficit: questa la pesante eredità di bilancio del trasporto regionale nel Lazio. Una eredità che deriva anche dal taglio dei fondi trasferiti negli anni scorsi alla Regione, che sono passati da 960 milioni di euro agli attuali 575 milioni, che il Ministero dell’Economia ancora deve attribuire sulla base del riparto delle risorse del nuovo Fondo unico nazionale dei Trasporti. Un’altra eredità pesante della Regione Lazio – ha sostenuto ancora Civita – sono i contratti “in house” sottoscritti con le aziende che scadono nel 2019, fatta eccezione per il contratto di servizio con Trenitalia, che scade invece nel 2014. Civita ha rilevato che alcuni di questi contratti andranno adeguati alla normativa europea, prevedendo l’affidamento attraverso gara perlomeno del 10 per cento del totale dei servizi, così come prescrivono i regolamenti europei. Altre criticità derivanti dal passato – ha rilevato ancora Civita – riguardano la carenza di alcuni ruoli chiave come gli autisti, poiché negli ultimi anni le aziende hanno assunto personale ma non quello addetto alla guida. La situazione – ha sostenuto ancora Civita – è che oggi un’azienda come Cotral non ha solo un problema di mezzi (i bus Cotral – ha affermato l’assessore – hanno “probabilmente l’età media più vecchia d’Europa”), ma anche di chi guida gli autobus. La Regione – ha spiegato Civita – sta facendo ogni sforzo non solo per sanare le posizioni debitorie precedenti, ma anche per realizzare nuovi investimenti: per le ferrovie, arriveranno 26 nuovi treni, mentre per l’assunzione degli autisti la Regione, nonostante le regole imposte dalla spending review, è riuscita a trovare i fondi per assumere nuovo personale. La Regione Lazio – ha spiegato ancora Civita – sta puntando ad utilizzare i Fondi strutturali europei (sull’esempio di quanto già fatto dalle altre Regioni) per incrementare gli investimenti nel trasporto pubblico locale, ma tutto ciò non elimina l’impegno ad attuare “un risanamento ed efficientamento delle gestioni aziendali che è assolutamente ineludibile”, ha affermato ancora l’assessore. Civita ha poi ricordato il processo di riorganizzazione delle agenzie regionali che la nuova amministrazione sta portando avanti: Cotral Patrimonio, Aremol ed Asstral, le tre società interamente controllate a livello regionale, si unificheranno in un’unica Agenzia della Mobilità, in un processo che successivamente dovrebbe coinvolgere anche le società controllate da Roma Capitale. Infine, l’Assessore alla Mobilità e ai Trasporti ha confermato che la Regione Lazio sta lavorando alla definizione del nuovo Piano della Mobilità e della Logistica, uno strumento di programmazione degli investimenti e delle risorse di cui finora la Regione non si era mai dotata o che non è stato mai aggiornato e applicato per determinare le scelte programmatiche di lungo e medio periodo per lo sviluppo del sistema dei trasporti e logistico regionale.

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