Daniele Grillo sul Secolo XIX riporta che che il prolungamento della metropolitana in direzione della Valbisagno non lo progetterà Ansaldo Sts, bensì Mm, la società che ha ideato e gestisce la “sotterranea” di Milano
Il colpo di scena arriva al termine di un dibattito durato un anno e mezzo che alla fine non ha prodotto pronunciamenti veri, ma cambi di direzione sì. La giunta Doria non ha mai condiviso in pieno l’opportunità di affidare ad Ansaldo il prolungamento della tratta Brignole-piazza Martinez, considerandola quindi un’appendice del precedente lotto di affidamento, una sorta di “Brignole bis”. Preferibile, secondo il sindaco, mandare il nuovo lavoro a gara per evitare possibili rilievi della Corte dei conti. Ma perché, allora, affidare a Metropolitane Milanesi il progetto preliminare del prolungamento fino a piazza Martinez? Perché è sorto un importante problema, sulla già complicata strada del prosieguo del progetto metrò: da Roma, Ministero dei Trasporti, hanno sollecitato la presentazione di un progetto aggiornato, pena la perdita dei 6 milioni e mezzo (sui 30-40 necessari) messi in campo anni fa per realizzare un sistema di trasporto cosiddetto in “sede protetta” in Valbisagno. L’alternativa ai bus di cui la vallata avrebbe disperato bisogno e che, nel corso del mandato del sindaco uscente Marta Vincenzi, è stato chiamato in molte maniere, da filovia a busvia, senza mai arrivare a una forma definitiva. «La Mm venne incaricata di produrre un primo studio sul prolungamento fino allo stadio Luigi Ferraris – precisa Anna Maria Dagnino, assessore ai Trasporti del Comune di Genova – non significa che realizzerà l’intervento della nuova tratta, che comunque verrà sottoposto a gara». È la prima volta, in realtà, che Ansaldo perde una parte del controllo della metropolitana. Da quando, negli anni Ottanta, vennero iniziati i primi scavi, l’azienda nata a Genova e famosa nel mondo per aver costruito alcuni degli impianti più funzionali e scenografici, ha sempre ottenuto in concessione i diversi lotti della tratta che oggi collega Brignole a Certosa. Va anche detto, però, che in alcuni decenni di esperienza, anche la lombarda Mm di lavoro ne ha macinato, e parecchio. Nel capoluogo lombardo la società ha realizzato l’intera rete metropolitana in sotterranea con le sue quattro linee per uno sviluppo complessivo di 92 chilometri e 101 stazioni, oltre alla tratta urbana in sotterranea del collegamento ferroviario passante per 10 chilometri (7 stazioni). Di recente va ricordata l’inaugurazione della “M5”, con la tratta Bignami-Zara. È certo però che un po’ uno sgarro questo affidamento deciso da Tursi lo sembra. Soprattutto perché Ansaldo Sts un suo progetto di massima, per l’arrivo della metro nel cuore di San Fruttuoso, al Comune lo aveva già presentato. Proponendo peraltro una duplice possibilità realizzativa che prevedeva, nella soluzione meno onerosa, l’arrivo in piazza Martinez con un solo binario (sul quale i treni in entrata e in uscita si sarebbero alternati).