Ventidue licenziamenti, undici trasferimenti da Bologna a Milano e il rischio di ulteriori esuberi se l'azienda non vincerà la gara per la fornitura di treni per l'Emilia-Romagna.
Bologna – La crisi del colosso Alstom colpisce i lavoratori dello stabilimento bolognese. Nel piano di riorganizzazione presentato dalla multinazionale francese, la sede con 590 dipendenti e che produce sistemi di illuminazione, andrà incontro al taglio del personale. Il piano prevede, infatti, la messa in mobilità di 22 persone e il trasferimento di una divisione con 11 dipendenti a Sesto San Giovanni. «Sono comunque esuberi, perché l'attività verrà esternalizzata in un secondo momento», denuncia la Fim Cisl. All'allarme si aggiunge anche la Fiom Cgil, secondo cui l'azienda ha annunciato «che ci saranno 1.500 esuberi su 2.600 dipendenti a livello nazionale se non si aggiudicherà una gara di Trenitalia per la fornitura di 47 treni destinati all'Emilia-Romagna».