La Regione vara un piano di razionalizzazione del Tpl

Abruzzo: in vista il taglio del 10 per cento al trasporto pubblico

Abruzzo: in vista il taglio del 10 per cento al trasporto pubblico

Tre milioni di chilometri, ovvero quasi il dieci per cento del totale, è l'obiettivo fissato dalla Regione per quanto riguarda i tagli da effettuare nel settore del trasporto pubblico locale.

Una “cura dimagrante” che non risparmierà i treni e che colpirà in proporzione alla attuale "quota mercato": l'80 per cento a carico di Tua, il 20 per cento dei privati.
Secondo il consigliere delegato ai trasporti Camillo D'Alessandro il piano varato dalla giunta abruzzese, che entrerà nel vivo a breve, va nella direzione di una razionalizzazione dei servizi al fine di scongiurare l’adozione di tagli lineari come nel recente passato: “Abbiamo chiesto ad aziende ed enti locali – ha dichiarato D’Alessandro – di presentare, a giorni, una proposta di razionalizzazione dei servizi. L'obiettivo che ci siamo posti è quello dei tre milioni di chilometri non toccando le linee degli operai e degli studenti, agendo solo sulle sovrapposizioni e sugli orari di "morbida", quelli in cui gli autobus viaggiano vuoti o semivuoti».
Per ora sono stati attivati tavoli di confronto con i sindaci e con gli operatori del settore. «Procederemo poi con una legge – continua D'Alessandro – che stabilirà il "quantum", ovvero i chilometri, e i criteri. Tutto ciò che è sottoposto a contribuzione della Regione, anche i vettori privati, sarà oggetto di taglio. Chiaramente la mia idea è che siccome circa l'80 per cento del trasporto pubblico locale è fatto da Tua il taglio sarà corrispondente. Il 20 per cento sarà a carico dei privati».
Il tema dei tagli è infatti particolarmente urgente alla luce della "penalità" applicata dal Governo: 8 milioni di euro di minori trasferimenti (diventati 20 nel bilancio regionale) a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi negli anni passati (rapporto del 35% tra costi e ricavi).
Il taglio crea però tensioni fra gli operatori del settore che non intendono sopportare ulteriori sacrifici. La regione garantisce che si procederà con il bisturi e non con l’accetta: «Nel 2011 si sono tagliati 4,3 milioni di chilometri, in maniera lineare per tutti – dice D'Alessandro – Noi non accettiamo questa logica ed entreremo nel merito. Non è detto che arriveremo al 10 per cento di taglio: se una volta eliminati le sovrapposizioni gomma/gomma e gomma/ferro e gli autobus vuoti non si dovesse arrivare a tre milioni di chilometri ci fermeremo comunque. Pari taglio sarà fatto sul ferro, ovvero su Trenitalia, anche lì agendo dove non c'è trasporto passeggeri».

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