Dopo oltre 14 anni arriva la pronuncia dei giudici amministrativi che condanna la Regione a un rasarcimento milionario.
Doccia gelata per la Valle d'Aosta; il Consiglio di Stato, a oltre 14 anni dall'inizio del contenzioso, ha dato ragione alla società di Autoservizi Savda, in merito al mancato adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale che la regione non ha mai adeguato. Con una sentenza emessa il 12 maggio ma depositata lunedì, il tribunale amministrativo di secondo grado ha ordinato alla Regione di «determinare, con cadenza annuale, le tariffe del trasporto pubblico locale» per il periodo tra il 1982-2001, «nel termine di novanta giorni» dalla sentenza. Il Consiglio di Stato ha inoltre stabilito che «in caso di ulteriore inottemperanza» verrà nominato come commissario ad acta il segretario generale della Regione (cioè Luigi Malfa, ndr), il quale «dovrà provvedere all'adozione della necessaria deliberazione una volta scaduto il termine». Per la regione valdostana si tratta di un colpo durissimo visto che nel ricorso presentato al Tar nel 2002, Savda aveva chiesto il risarcimento di quasi 20,7 milioni di euro per i minori ricavi causati dal mancato aggiornamento annuale delle tariffe tra il 1982 e il 2001.

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