Ferrovie Nord Milano chiude la semestrale con un utile netto consolidato di quasi 15 milioni, il 22% in più rispetto al primo semestre 2015 e intanto si pensa al futuro
Come riportato dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" Ferrovie Nord Milano ha chiuso la semestrale con un utile netto consolidato di quasi 15 milioni (il 22% in più rispetto al primo semestre 2015), e già pensa al futuro con il piano strategico per il 2016/20. Come già anticipato nelle scorse settimane i vertici dell'azienda sono pronti ad espandere il "raggio d'azione" di Fnm che va dal rafforzamento nel settore della gomma all'espansione negli interporti e negli scali aeroportuali, per diventare così il principale operatore dei trasporti del Nord. La questione principale, elaborata nel piano strategico è lo sviluppo di partnership con altri operatori lombardi nel settore del trasporto pubblico su gomma e l'individuazione di operatori interessati alla creazione di un nuovo polo integrato. Al primo punto rimane l'auspicata, ma di difficile realizzazione, integrazione con Atm, la società controllata dal Comune di Milano che gestisce il trasporto pubblico locale. Poi si fa riferimento anche allo sviluppo di interporti nel bacino della Liguria. Si riapre anche il capitolo dell'acquisto di quote della Sea, holding aeroportuale di Milano, dentro la società Sacbo (che gestisce lo scalo bergamasco), per poi diventare in prospettiva azionista di minoranza del futuro polo aeroportuale di Milano e Bergamo. Un piano ambizioso che, secondo il quotidiano economico, costerebbe circa 70 milioni, al netto dei veti e delle diverse valutazioni di ordine politico fra i diversi soggetti coinvolti.