Il taglio di 6 milioni di euro a Gtt per il servizio erogato nel 2016 accende la polemica fra Regione e Comune
Il taglio di 6 milioni di euro operato dalla Regione nel trasferimento dei fondi a Gtt per il servizio erogato nel 2016 e la previsione di un 2017 all'insegna della spending review per la mobilità piemontese porta il Comune di Torino in rotta di collisione con la Regione Piemonte. La comunicazione da parte dell'Agenzia regionale per la mobilità dell'erogazione di 137 milioni (sui 140 promessi, secondo quanto sostenuto dall'assessora alla mobilità comunale La Pietra) sta infiammando il dibattito politico. Da una parte – il Comune- si afferma che Gtt ha macinato chilometri per un valore di 143 milioni e che mancano, dunque, all'appello 6 milioni oltre ad altri crediti non riscossi che si vanno ad aggiungere ai 61,8 milioni accumulati negli ultimi quattro anni dall'azienda. Dall'altra parte – la Regione- si dà un'interpretazione diversa sul costo delle linee tranviarie e riconosce che rispetto ai 140 milioni prefigurati riuscirà ad erogarne solo 135 milioni. Per ora il Comune si è rivolto a due avvocature chiedendo una verifica del contratto di servizio, al fine di valutare se i crediti vantati da Gtt siano reali, e non esclude di intraprendere la via giudiziaria.