Ricerca sul Carpooling

La concorrenza di Bla Bla Car sulla linea ferroviaria Genova-Milano

La concorrenza di Bla Bla Car sulla linea ferroviaria Genova-Milano

Il fenomeno del Carpooling insidia i treni sulla linea Genova-Milano. L'indagine del Politecnico di Milano

La recente indagine condotta dal Politecnico di Milano, che da marzo a novembre 2016 ha analizzato le tratte comprese fra 200 e 300 chilometri più richieste dagli utenti di Bla bla car, fa suonare il campanello di allarme per le compagnie del trasporto ferroviario. A riportare la notizia un'articolo pubblicato da "La Repubblica" tre giorni fa. Secondo la ricerca la tratta Genova – Milano, con più di 220 passaggi a settimana, è la seconda in Italia dietro solo alla Roma- Napoli.   La fotografia scattata dai ricercatori del Politecnico indica che il fenomeno del carpooling (condivisione di auto tra più persone per ridurre i costi), sulle distanza medio lunghe che collegano località tra i 250 e i 300 km di distanza, è in costante ascesa e svela le nuove abitudini degli italiani in tema di mobilità.   A farne le spese sono i treni: nelle distanze comprese fra i 200-300 chilometri la comodià dell'auto privata è un'alternativa che incontra sempre più i gusti dei viaggiatori.   Secondo la ricerca, dunque, la tratta Genova – Milano, con più di 220 passaggi a settimana, è la seconda in Italia per offerta dietro soltanto alla Roma – Napoli e davanti alla Torino – Milano e la Milano-Bologna.    Da una parte i viaggi da Milano al capoluogo ligure valgono il 39% degli spostamenti totali verso la Liguria. In pratica più di un passeggero su tre sceglie questa destinazione. E la domanda si concentra soprattutto il venerdì con 60% in più di richieste rispetto agli altri giorni della settimana.    Secondo il responsabile della ricerca alla base della scelta del carpooling c'è la motivazione economica. Nella ricerca emerge, infatti, che il profilo degli utenti è uello di studenti e lavoratori a basso reddito. Tra i conducenti, inveve, più del 60% ha un'età compresa tra i 21 e i 35anni, uno su tre è impiegato e uno su cinque ricopre un ruolo manageriale.    "La condivisione del mezzo e delle spese di viaggio – sostengono gli autori della ricerca –  è una pratica tutta anglosassonenata per coprire le brevi distanze: in Italia viene utilizzata soprattutto per raggiungere luoghi di lavoro o rientrare in famiglia nelle lunghe distanza".   Paradossalmente – concludono i ricercatori – il limite nella crescita del servizio è rappresentato dalla rete: la ricerca di passaggi, le prenotazioni, i pagamenti fino al feedback sull'esperienza, sono tutte operazioni che si fanno on line e tagliano fuori una parte considerevole di potenziali viaggiatori.

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