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Roma: Atac, aperta un’inchiesta sui bus da rottamare

Roma: Atac, aperta un’inchiesta sui bus da rottamare

Il caso dei bus Atac da rottamare venduti in Campania finisce al centro di un'indagine della polizia giudiziaria

Per l'Atac i guai non finiscono mai. Ultimo in ordine di tempo l'inchiesta aperta sui bus destinati alla rottamazione finiti invece a una società , la Co.fer.met con sede a Casalnuovo di Napoli che, secondo quanto riferito dal quotidiano "Il Messaggero" se li sarebbe aggiudicati sborsando 600 euro a mezzo.   L'indagine – scrive il giornale – si sta in queste ore concentrando su una serie di irregolarità riscontrate nei vari passaggi dei mezzi dai depositi dell'Atac al piazzale del demolitore dove sono stati trovati gli autobus.   Per ora i punti da chiarire sono diversi: in primo luogo l'esistenza di un subappalto non previsto né dal contratto di gara sottoscritto dall'Atac né dalle norme sullo smaltimento dei rifiuti; la mancata annotazione sui registri delle targhe dei mezzi; l'assenza dei documenti di accompagnamento per il trasporto dei rifiuti (Fir) che un decreto legislativo del 2006 rende obbligatori.     Ad accendere un faro sulla vicenda l'interrogazione parlamentare presentata dal Senatore Augello, ex assessore al bilancio della giunta Storace alla Regione Lazio,  che ha chiesto al Ministro e al Prefetto di Roma di indagare su quello che appare come una compravendita di mezzi destinati al mercato extra UE (è questa l'ipotesi avanzata da Augello) e non come una normale procedura di rottamazione.

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