Tpl si appreta a tagliare altri 700 mila chilometri e dal 3 aprile scatterà l'aumento dei biglietti
Se non ci saranno salvataggi dell'ultimo minuto, a partire dal prossimo 27 marzo, i bus percorreranno circa 700mila chilometri in meno (che si aggiungono ai 180mila già programmati) e dal 3 aprile entrerà in vigore l'aumento delle tariffe: 20 centesimi in più a biglietto, mentre l'abbonamento aumenterà di tre euro al mese. E' la ricetta messa in campo per sopperire ai tagli dei finanziamenti governativi, regionali, provinciali, oltre che dai singoli comuni al trasporto pubblico. Infatti, ai 2 milioni di euro, venuti meno dagli enti, si devono aggiungere altri 400mila euro, che la Regione non riceverà più dallo Stato. Il taglio del chilometraggio avrà effetti immediati sul trasporto. Secondo i conteggi – riportati dal quotidiano "La Stampa"- a venire meno sarebbe il 10 per cento della percorrenza odierna, con un'ipotesi di taglio che Tpl aveva cos ì sintetizzato: 272.838 chilometri in meno in Valbormida; 275.955 chilometri in meno nel Ponente; 64mila nel Levante; 255.860 a Savona. Per un totale di 868.652 chilometri. L'alternativa, presentata alcune settimane fa dal Presidente Tpl Claudio Strinati, che prevedeva un taglio meno radicale (180 mila chilometri) e la privatizzazione di alcune linee, non ha raccolto il consenso necessario. Intanto, il cda di Tpl, ha fatto sapere che in assenza del taglio chilometrico previsto l'azienda si troverebbe in crisi di liquidità.