Il decreto interministeriale Mise-Mit 

Taxi: pronto il decreto del governo

Taxi: pronto il decreto del governo

Dopo la levata di scudi dei tassisti è pronto il decreto del governo che introduce misure per "evitare pratiche di esercizio abusivo nell'attività di noleggio con conducente e del servizio taxi".

Per ora si tratta di una bozza, in tutto cinque articoli, presentata ai sindacati nel corso dell'incontro al ministero delle Infrastrutture, ma a giudicare dalle dichiarazione stampa dei rappresentanti delle numerose sigle sindacali di categoria, la strada è ancora irta di ostacoli.   In attesa di ulteriori limature e aggiustamenti alla bozza non ha convinto i tassisti a sospendere lo sciopero proclamato per oggi fino alle ore 22:00. Le nuove regole, secondo quanto pubblicato dalle agenzie di stampa, sono racchiuse in 5 punti:   1. Contrasto all'abusivismo – Vengono date "disposizioni attuative al fine di evitare pratiche di esercizio abusivo" nelle attività di noleggio con conducente e del servizio taxi.
  2. Il ruolo delle Regioni – Il decreto dà alle Regioni un ruolo importante per arginare il fenomeno dell'abusivismo, prevede un archivio web Ncc e taxi e dà agli enti la pianificazione dei servizi pubblici non di linea
  3. Ncc in rimessa senza prenotazioni – Senza prenotazione gli Ncc non potranno sostare su strada ma dovranno rientrare nell'autorimessa. 
  4. Uso collettivo per i taxi – Si apre all'uso collettivo dei taxi, che peraltro non possono rifiutare le corse. "I Comuni o nel caso le città metropolitane possono prevedere che i titolari di licenza per il servizio taxi svolgano servizi integrativi quali il taxi a uso collettivo o mediante altre forme di organizzazione del servizio". Inoltre, "non è consentito al servizio taxi rifiutare alcuna corsa che parte dal territorio comunale o comprensoriale, anche se richiesta tramite tecnologie a distanza, qualora abbia come destinazione lo stesso Comune o comprensorio
  5. Arriva il registro delle app in capo al Mit – "E' tenuto a cura del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti il registro delle piattaforme tecnologiche di intermediazione, tra i soggetti titolari di licenza per l'esercizio del servizio taxi e le imprese titolari di autorizzazione per l'esercizio del servizio di Ncc".  Le tecnologie di chiamata a distanza – specifica la bozza di decreto – non sostituiscono il tassametro, ove previsto, ai fini della determinazione del costo del servizio per l'utente". Inoltre "i soggetti titolari e gestori delle piattaforme tecnologiche di intermediazione tra i passeggeri e i soggetti con licenza taxi o Ncc" devono essere iscritti al registro delle app e devono avere "sede legale e domicilio fiscale nell'ambito dell'Ue". 

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