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Atac: i nuovi filobus fermi ai box dopo neanche un giro

Atac: i nuovi filobus fermi ai box dopo neanche un giro

Dopo la presentazione con squilli di tromba dei 15 filobus nel deposito di Tor Pagnotta in quattro si sono fermati dopo neanche un giro di pista.

Forse è colpa della congiunzione astrale o della cattiva stella che continua a "brillare" sulla martoriata azienda capitolina ma ieri, dopo la presentazione in pompa magna dei 15 "nuovi" filobus, rimasti a fare la muffa nel deposito di Tor Pagnotta per un tempo lunghissimo, l'Atac ha conosciuto un'altra giornata da dimenticare.    Dopo gli autobus al flambè, una specialità della casa, quattro nuovi filobus dopo neanche un giro di pista sono tornati nei box: problemi di surriscaldamento alle centraline (il verdetto).   Il fatto è (come riportato dal quotidiano "La Repubblica") che i filobus utilizzati ieri sono costretti per lunghi tratti ad usare il motore a gasolio per agganciarsi alle linee aeree di corrente, con possibili controindicazioni che si sono prontamente presentate.   Per un altro mezzo, invece, è scattato l'allarme di dispersione di corrente che ha costretto il conducente in servizio a bloccare il mezzo per evitare di fulminare qualche ignaro passeggero.   In seguito agli incidenti – scrive il quotidiano – alcuni lavoratori Atac avevano reso noto nei giorni scorsi il problema di affidabilità presentato dai mezzi e sollevato il problema della mancanza di personale in grado di intervenire sui filobus che fanno parte della fornitura di Bredamenarini a Roma Metropolitane.   Un ulteriore problema che si aggiunge al disastrato stato in cui versa l'intera flotta di Atac alle prese con la cronica carenza  di pezzi di ricambio.   Nel corso della mattinata, l'ufficio stampa di Atac, in merito alla vicenda, ha diramato il seguente comunicato stampa che pubblichiamo integralmente:
"In relazione a notizie di stampa che rilanciano dichiarazioni secondo le quali i motori diesel dei filobus messi in servizio da ieri mattina non sarebbero adatti a essere utilizzati su strada per percorsi lunghi, Atac sottolinea che questi motori sono progettati per consentire la marcia autonoma del mezzo anche in assenza della rete filoviaria e che i percorsi di esercizio sono stati valutati anche in relazione all'autonomia disponibile dei motori termici diesel."

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