Un sopralluogo a Roma del responsabile vendite della Leitner ha spento gli entusiasmi sulla funivia Casalotti-Battistini.
La funivia a Roma rischia di rimanere per alcuni argomento per feroci battute sui social media e per altri un sogno nel cassetto. Secondo quanto riportato dall'edizione romana del quotidiano "Il Corriere della Sera", oggi in edicola, un sopralluogo effettuato da Giorgio Pilotti, manager del settore vendite per Leitner ropeways, colosso mondiale nella realizzazione degli impianti a fune, ha spento gli entusiasmi dei patiti funivia capitolina: "servono 100 milioni, forse 120" questo il conto presentato al Comune pentastellato che sulla Casalotti-Battistini con vista panoramica aveva puntato forte in campagna elettorale. Un costo che, tutto sommato, rappresenta una frazione di quello necessario per la realizzazione di un tratto di metropolitana o di Tram, ma che per le dissanguate casse romane rappresentano una specie di cima Coppi difficile da scalare. Senza contare poi (come da migliore tradizione italica) il groviglio di pareri, autorizzazioni, nulla osta (la Funivia dei sogni dovrebbe passare sopra al Gra presidiato da Anas) che solo la posa dei piloni e l'interramento dei cavi ad alta tensione necessari all'opera, richiederebbe. Dunque, al di fuori di progetti, slides, disegni, studi, profusi in larga quantità dagli appassionati alla soluzione la funivia romana è per ora destinata a rimanere un'ideà. Intanto, gli uffici di progettazione della Leitner, come dichiarato da Pilotti al quotidiano, sono tempestati di richieste di sopralluoghi, pareri, provenienti dai municipi, compreso uno che ha richiesto la fattibilità di un impianto a ridosso dell'aeroporto di Ciampino.