Svolta nell'indagine condotta dalla magistratura milanese. Andrea Gibelli (presidente Fnm) e alcuni manager dell'azienda sono finiti nel registro degli indagati. Il capo d'accusa è aggiotaggio.
Secondo quanto riportato dall'edizione di sabato scorso del "Corriere della Sera" il presidente di Ferrovie Nord Milano, Andrea Gibelli, e altri manager dell'azienda di trasporti, sono finiti sul registro degli indagati della procura di milanese. Il manager nominato dal governatore Roberto Maroni – scrive il quotidiano- è accusato di concorso in aggiotaggio, insieme con un numero ristretto di manager della stessa azienda. Si tratta dei primi effetti legati all'inchiesta partita lo scorso 19 maggio, è sfociata in una serie di «acquisizione atti» nella sede di Fnm e in Atm. Il sospetto su cui si stanno muovendo gli inquirenti ruota intorno al comunicato stampa diffuso da Fnm lo scorso febbraio e che dava per imminente la fusione con Atm, l'azienda di trasporti pubblici di Milano: la nota diffusa da Fnm suscitò da subito sorpresa, vista anche la contrarietà del Comune di Milano all'operazione, e un vera e propria levata di scudi da parte delle forze politiche milanesi. Da qui l'ipotesi avanzata dal pm Giovanni Polizzi, che guida le indagini, di una manovra tesa ad alterare i valori di mercato.