Il Consiglio di Stato ha ribaltato il giudizio di primo grado. L'accesso agli atti del contratto da parte di Arriva Italia rail non era dovuto.
La Regione non ha ostacolato Arriva Italia rail al momento della gara per l'affidamento dei servizi ferroviari nell'Isola: il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza di primo grado del Tar, stabilendo che il gruppo non aveva diritto all'accesso agli atti del contratto tra l'amministrazione regionale e Trenitalia. E' quanto si apprende dall'edizione odierna del quotidiano "Unione Sarda" oggi in edicola. Secondo la società appartenente al gruppo Deutsche Bahn, che si era rivolta al Tar, l'accesso ai documenti erano fondamentali per poter formulare un'offerta. L'assessorato ai Trasporti aveva invece concesso solo un accesso parziale alle informazioni, escludendo però dal dossier i documenti di natura commerciale-industriale. Dopo un primo verdetto favorevole ad Arriva Italia rail è giunta ieri la pronuncia del Consiglio di Stato che ribalta il giudizio di primo grado. Secondo il quotidiano, però, sull'affidamento dei servizi a Trenitalia pende un altro ricorso al Tar, presentato dall'Antitrust a novembre. Secondo l'authority, la Regione non avrebbe rispettato gli obblighi di trasparenza e non avrebbe fatto una vera e propria analisi comparativa tra le offerte.