La Procura di Roma ha chiesto il il rinvio a giudizio per truffa e falso per 25 indagati nella vicenda della linea C della metropolitana di Roma
Secondo quanto riportato oggi da diversi organi di stampa il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Erminio Amelio hanno sollecitato il rinvio a giudizio per truffa e falso di 25 indagati coinvolti nella vicenda della realizzazione della linea C della metropolitana capitolina. Oltre ai vertici di Roma metropolitane e del consorzio, spiccano i nomi dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, del suo assessore alla Mobilità Antonio Aurigemma, dell'ex assessore alla Mobilità del centrosinistra (giunta Marino) Guido Improta e dell'ex direttore del ministero delle Infrastrutture Ercole Incalza. Sotto la lente degli investigatori l'accordo transattivo e l'atto attuativo con cui furono corrisposti 230 milioni di euro alla cordata di imprese impegnate nella realizzazione della terza linea della metropolitana romana La richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma arriva dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza: secondo i magistrati le due giunte che si sono succedute fra il 2011 e il 2013 hanno riconosciuto ai costruttori – Vianini (controllata dal Gruppo Caltagirone), Astaldi, Ansaldo Finmeccanica e coop – più soldi del dovuto.