"Intorno alle 7.30, per ragioni ancora da accertare, si è sviluppato un principio di incendio su un bus della linea 119 in servizio lungo via Sistina. L'autista è intervenuto con l'estintore e sono stati allertati i vigili del fuoco che hanno completato l'intervento. Nessun problema per le persone. La vettura non ha subito danni gravi. Sarà riparata e tornerà in servizio".  Così lo scarno comunicato con cui l'azienda di Via Prenestina ha commentato in queste ore l'ennesimo bus al flambè (vera specialità della casa).   Niente di nuovo dunque se non fosse che "il bus della linea 119" fa parte della miniflotta di mezzi elettrici, appena "revampizzata" dall'azienda capitolina, recentemente tornata sulle strade della capitale.   Un vero e proprio smacco visto che per i 60 Gulliver elettrici, dopo un lungo fermo nelle rimesse, l'Atac ha speso circa 9,1 milioni (secondo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica") per ripristinarli e restituirli alla città.   Come da prassi l'azienda ha  aperto un'inchiesta sull'accaduto e non si esclude che anche quest'ultimo episodio possa finire nel filone d'inchiesta aperta dalla Procura di Roma per fare luce sui numerosi casi di incendi sui mezzi dell'Atac.