L'azienda dei trasporti capitolina ad inizio 2019 fa segnare un meno 16% di chilometri precorsi rispetto allo stesso periodo del 2018
Secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera", oggi in edicola, l'Atac a gennaio 2019 avrebbe fatto registrare un calo del 16% nel numero di chilometri percorsi rispetto allo stesso mese del 2018. Il dato – scrive il quotidiano – si desume dal confronto effettuato con i dati relativi ad inizio 2018, contenuti nel piano industriale depositato in tribunale, e quelli relativi allo stesso periodo del 2019. Dal confronto emerge, dunque, che l'azienda capitolina a gennaio di quest'anno, a fronte di circa 8,6 milioni di km programmati ne ha effettuati 7,2: la perdita è di 1,4 milioni di chilometri, ovvero il 16,28% in meno di quanto previsto. Il "Corriere" stima che il calo dei chilometri percorsi si è tradotto in circa 136mila corse saltate, quasi 4.500 al giorno. Ovvero circa 1.200 corse in meno rispetto a gennaio 2018. Di tutta evidenza che la "performance" di Atac è da imputare alla disasastrosa situazione della flotta a cui l'amministrazione capitolina ha cercato di correre ai ripari (con un esito grottesco) con il noleggio all'estero di 70 autobus (attualemente fermi nei depositi perchè ancora non immatricolati) e in attesa della consegna dei 277 mezzi ordinati dal Comune di Roma tramite gara pubblica su piattaforma Consip. L'andamento negativo (che si proietta sull'intero 2019 a meno di improbabili recuperi durante l'anno) è un serio campanello d'allarme per l'azienda di Via Prenestina: secondo le tabelle presenti nel piano industriale consegnato al tribunale di Roma si stimano mancati introiti per circa 50-60 milioni di euro. Secondo i numeri depositati nel 2018 l'Atac avrebbe dovuto ricavare 315 milioni dal servizio di superficie, 337 nel 2019, poi 355 ne dovrà introitare nel 2020 e 331 nel 2021. "È evidente – scrive il quotidiano di Via Solferino – che, considerato il crollo del 16,87% della produzione tra 2018 e 2019, questo programma non è rispettato".