Con un post su Facebook Sharengo annuncia il temporaneo ritiro delle vetture gialle.
"Sharengo sospende temporaneamente l’attività di car sharing a Milano per migliorare il servizio e rinnovare la flotta, che continuerà ad essere totalmente elettrica. L’alto numero di sinistri e di atti vandalici sulle nostre auto ci vede costretti ad installare delle black box, dispositivi in grado di tutelare i nostri clienti e la nostra società da questi gravi problemi." Con questo comunicato pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook la società di car sharing elettrico ha annunciato lo stop (temporaneo) del servizio. Una decisione dettata non solo da ripetuti episodi di inciviltà ma anche dalla attesa che il numero delle colonnine aumenti: "a breve – scrive sharengo – partiranno i lavori di rifacimento delle colonnine di ricarica localizzate nelle Isole Digitali di Milano, anche in funzione di questa attività preferiamo aspettare che una parte consistente di questi punti di ricarica, per noi fondamentali, torni ad essere efficiente prima di ricominciare ad erogare il nostro servizio." Tuttavia, secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera" oltre agli atti di vandalismo a spingere la società verso questa decisione ci sarebbe una situazione economica difficile. Il ritiro, avvenuto a inizio mese, da Modena (Sharengo è presente a Milano, Roma, Firenze e fino all'inizio di gennaio, anche nella città emiliana) rappresenta infatti un indicatore chiaro. A fronte di entrate stabili (i dati camerali citati dal quotidiano parlano di ricavi pari a 7,6 milioni, stabili rispetto al 2017) i costi di produzione sono lievitati, anno dopo anno, fino a 13,6 milioni.

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