Flotte più grandi, agevolazione per i veicoli elettrici, servizi a flusso libero ma anche con stalli dedicati presso gli hub di interscambio, i nodi della rete del TPL e parcheggi. La giunta comunale punta a estendere il servizio di car sharing.
La giunta comunale di Firenze ha approvato in questi giorni la delibera di indirizzo per la prosecuzione dei servizi di car e scooter sharing dando il via libera alla pubblicazione di nuovi avvisi pubblici per individuare i gestori.
Flotte più grandi, agevolazione per i veicoli elettrici, servizi a flusso libero ma anche con stalli dedicati presso gli hub di interscambio, i nodi della rete del Tpl e parcheggi, questi alcuni dei punti chiave del proposti dall’assessore alla Mobilità, Viabilità e Tramvia Andrea Giorgio fatti propri dalla giunta.
L’Amministrazione comunale ha deciso dunque di rilanciare individuando, tramite avvisi pubblici per la manifestazione d’interesse, gli operatori economici interessati a svolgere l’attività. I bandi resteranno aperti fino al raggiungimento del numero massimo di veicoli previsto in 1.000 sia per le auto che per gli scooter e le autorizzazioni rilasciate andranno avanti fino al 31/12/2030, salvo eventuali proroghe.
Gli operatori dovranno aderire alla piattaforma IF – Infomobilità Firenze e i servizi saranno inseriti nelle piattaforme MaaS in modo da poter avere sull’APP IF le info sulla collocazione e condizione dei veicoli e sulle regole in materia di parcheggi e velocità per singola zona. I servizi dovranno essere attivi 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno per un minimo di 24 mesi, dovrà essere garantita la possibilità di prenotare anche a ridosso del momento dell’utilizzo del veicolo o di usarlo senza prenotazione se libero. La flotta minima per ogni operatore è stata fissata in 50 (30 in caso di veicoli elettrici), l’area di operatività dovrà essere almeno di 50 kmq del territorio comunale.
Per il car sharing, il servizio potrà avvenire sia nella modalità a “flusso libero” (senza necessità di stalli fissi) sia in quella a “stazione fissa” (che invece prevede posti dedicati in cui poi i mezzi devono essere riportati) anche in forma integrata con hub di interscambio presso i parcheggi scambiatori, stazioni tramviarie e aree di mobilità collettiva. Per incentivare la partecipazione degli operatori, saranno confermate alcune facilitazioni già previste come l’accesso alla ztl (previa iscrizione alla lista bianca) e la possibilità di sosta negli spazi dei residenti (anche se l’Amministrazione si riserva la facoltà di rivedere questa agevolazione) e in quelli blu promiscui della zcs.
Nel bando saranno specificate le caratteristiche minime dei veicoli come l’omologazione Euro 6, rientrare nelle categorie L6e-L7e, M1, N1 (ovvero quadricicli e veicoli per il trasporto di persone/cose) e almeno il 90% dovrà avere lunghezza inferiore ai 4,5 metri. I veicoli elettrici del car sharing potranno anche circolare sulle corsie preferenziali, possibilità che invece sarà vietata per gli altri mezzi. E saranno anche una delle priorità (insieme alla dimensione della flotta e dell’area operativa e dell’ordine cronologico di presentazione delle manifestazioni d’interesse) di cui la commissione tecnica terrà conto al momento della scelta.Lo scooter sharing avverrà invece soltanto nella modalità a flusso libero; i veicoli potranno essere ciclomotori, motocicli e tricicli ma tutti dovranno essere elettrici e dotati di casco di cortesia sia per il conducente che per il passeggero con sottocaschi monouso.

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