Trasporto pubblico

Nei tempi richiesti dalla delibera consiliare dello scorso anno è stato redatto lo studio di fattibilità per la costituzione di una società mista a partecipazione pubblica per la gestione del

Nei tempi richiesti dalla delibera consiliare dello scorso anno è stato redatto lo studio di fattibilità per la costituzione di una società mista a partecipazione pubblica per la gestione del servizio di trasporto urbano che dovrà essere uno strumento efficiente ed efficace di governo del settore. Questo è il tempo d´avviare le procedure previste.

Nella logica programmatica ho assunto iniziative allo scopo d´ottenere l´impegno della Giunta Regionale per la concessione di nuovi 100.000 chilometri di percorrenze e l´acquisto di 8 autobus nuovi per attivare il ´servizio navetta´ dal terminal al centro urbano, indispensabile per avviare il servizio.
È stato avviato un parziale rinnovo del parco autobus introducendo 4 mezzi ´ibridi´ a governo elettronico, particolarmente studiati per soggetti con ridotte capacità motorie. Rispondono a queste esigenze e sono particolarmente confortevoli anche gli 8 autobus acquistati di recente.
Esiste oggi un grosso problema d´affrontare per questo settore che deve essere ristrutturato ma soffre perché la concessionaria, nello svolgere il servizio, effettua chilometri in eccedenza per i quali non ha la copertura della quota di finanziamento pubblico che per legge deriva da fondi statali che vengono trasferiti alla Regione e da questa ad enti locali e concessionari.

Il problema non emerge ora e rispetto ad esso il Comune di Campobasso non ha nessuna responsabilità.
La Giunta comunale, con delibera n. 47 del 24-02-2000 ha avanzato richiesta alla Regione, competente per questo, per la concessione del finanziamento utile all´attivazione del servizio navetta per il terminal e l´estensione del servizio al Centro Ospedaliero della Cattolica.

La Regione, con delibera di Giunta n. 22 del 15-01-2001, accolse la richiesta esprimendo parere favorevole. Successivamente, sempre la Giunta regionale con delibera n. 129 del 5-02-2001, limitò la concessione a 100.000 chilometri d´attivare con la messa in funzione delle nuove strutture, impegnandosi a concedere le ulteriori autorizzazioni a nuove percorrenze con il pieno funzionamento delle strutture in gestione.

Nell´agosto del 2001 concordai e sottoscrissi con il Presidente della Regione Di Stasi un protocollo d´intesa con il quale la Regione s´impegnava a completare la concessione chilometrica per il servizio navetta ed a sostenere le nuove esigenze del trasporto pubblico a Campobasso.
Sulla base di questi atti fu avviato il funzionamento del terminal ad agosto 2001 e le autorizzazioni chilometriche sono state sufficienti per il funzionamento gratuito del servizio navetta per quell´anno. Così non è stato nel 2002 perché l´integrazione di concessionarie chilometriche non c´è stata, da qui la necessità di porre in pagamento il servizio e lo ´scoperto´ che la SEAC oggi lamenta a ragione. Si rende comunque necessaria una revisione del servizio anche con ´tagli´ alle linee sotto utilizzate ma per ´reinvestire´ i chilometri sulle linee principali potenziando e migliorando il servizio.
Resta centrale la necessità di ottenere nuove concessioni chilometriche dalla Regione per potenziare il servizio e renderlo conveniente e preferibile allo spropositato uso dell´auto privata.
Per questo il 16-07-2002 ho scritto al Presidente Iorio ed all´Assessore Chieffo una lettera che poi ho pubblicizzato come ´lettera aperta´ alla Giunta rappresentando la situazione ed i problemi connessi.
Successivamente ho incontrato l´Assessore Chieffo che, sia pure non quantificandolo, ha assunto impegno a favore di un accoglimento delle nostre richieste, impegno reso pubblico con apposito comunicato.

Il non mantenimento degli impegni da parte della Regione ha messo in crisi il servizio, ci ha costretti ad una ristrutturazione con alcune riduzioni, non ci consente di estendere il servizio a tutto l´insediamento abitativo nuovo ed al centro ospedaliero della Università Cattolica del ´Sacro Cuore´, compromette la realizzabilità d´importanti misure previste dal Progetto pilota di Sicurezza Stradale e da accordi di programma sottoscritti con la stessa Regione.

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