Fra i temi discussi la quarta settimana di luglio le fonti rinnovabili e lo sviluppo di nuove fonti energeticheL´appuntamento è stato presieduto dai ministri Matteoli e Marzano Ha puntato alla
Fra i temi discussi la quarta settimana di luglio le fonti rinnovabili e lo sviluppo di nuove fonti energetiche
L´appuntamento è stato presieduto dai ministri Matteoli e Marzano
Ha puntato alla nascita del ´modello europeo´ la riunione congiunta dei ministri dell´Ambiente e dell´Energia dei 15 Stati Membri. Parte integrante delle presenze anche i rappresentanti dei nuovi 10 paesi dell´Unione, di Bulgaria, Romania, Turchia e della Norvegia, e dei Commissari europei all´ambiente e all´energia.
A presiedere il vertice i ministri dell´Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli e delle Attività Produttive, Antonio Marzano.
Punto focale dell´incontro la necessità di puntare all´integrazione e al dialogo su tematiche quali l´ambiente e l´energia lanciando una sfida globale in fatto di protezione del clima e della sicurezza energetica, elementi propedeutici allo sviluppo sostenibile.
Il ruolo dell´Europa sulla scena internazionale è determinante soprattutto per quel che concerne la progressione della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici e il Protocollo di Kyoto.
A Montecatini i responsabili europei hanno valutato attentamente i diversi scenari climatici ed energetici messi a punto dalle agenzie internazionali.
Il ruolo della liberalizzazione dei mercati energetici, ad esempio, è stato considerato di primaria importanza sulla strada dell´aumento dell´efficienza e della riduzione delle emissioni. Un ruolo tenuto nella massima considerazione soprattutto considerando che non si deve affatto compromettere la competitività dell´Europa.
Il pool ha puntato alla definizione di una strategia europea in vista della prossima Conferenza delle Parti firmatarie della Convenzione sui cambiamenti climatici, che si terrà a Milano dal 1 al 12 dicembre.
I Ministri sono stati sollecitati a confrontarsi sulle problematiche tecnologiche ed economiche che condizionano il successo della strategia europea per la riduzione delle emissioni: l´aumento dell´efficienza, per ´dissociare´ la crescita della produzione di energia elettrica dal consumo di combustibile.
Ovvero
- per assicurare nello stesso tempo maggiore produzione e minori consumi;
- o sviluppo delle fonti rinnovabili;
- l´uso pulito di combustibili fossili, con la segregazione dell´anidride carbonica;
- lo sviluppo di nuove fonti e vettori energetici a partire dall´idrogeno;
- i meccanismi di finanziamento pubblico e i meccanismi di mercato che devono favorire lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie ´pulite´.
I ministri hanno affontato i termini dell´impegno europeo nel diffondere le cosiddette tecnologie ´pulite´ nel mercato mondiale dell´energia, in particolare nelle economie emergenti dell´Asia e del Sud America che assumono un ruolo sempre più rilevante sia dal punto di vista dei consumi che da quello delle emissioni.
Manuela Michelini – clickmobility.it