… sollecita, per la dorsale Nord-Sud (costo: 681,21 milioni) ad ?´attingere alla nuova programmazione Anas 2002-2004 e ai fondi per le aree depresse´. Denuncia che per la Agrigento-Caltanissetta (619,75 milioni)
… sollecita, per la dorsale Nord-Sud (costo: 681,21 milioni) ad ?´attingere alla nuova programmazione Anas 2002-2004 e ai fondi per le aree depresse´. Denuncia che per la Agrigento-Caltanissetta (619,75 milioni) ?´si e´ fermi alle fasi preliminari della progettazione´. Indica nella Caltanissetta-Gela ?´l´esempio tipico di come, passando vari decenni dalla programmazione alla realizzazione, l´opera alla fine risulti inadeguata. Cosicché dopo il completamento occorrera´ pensare alla ristrutturazione´. Ancora, contesta che la Trapani-Mazara del Vallo non sia ?´espressamente indicata´ nel piano regionale dei trasporti. Ed evidenzia che il complesso delle opere viarie ferme allo stadio di progetti, ?´se realizzate mobiliterebbero risorse per 3.086 milioni´.
Ma un impatto non da poco sull´economia, segnala la Cisl, potrebbero averlo, se realmente spesi, anche i 2.182,9 milioni disponibili per infrastrutture ferroviarie; i 635,3 stanziati per opere nei porti; i 344,8 milioni previsti per impianti aeroportuali. E anche i 222 destinati a collegamenti via tram e i 51 in programma per la costruzione dei due interporti, di Catania-Bicocca e Termini Imerese. E´ però vero, riconoscono Mezzio e La Greca, che l´accelerazione della spesa richiederebbe ?´snellimento al massimo delle procedure per assicurare tempestività e certezza di realizzazioni´. Da questo punto di vista la legge-obiettivo, entrata in vigore nel dicembre 2001, se si propone di accorciare i tempi dell´apertura dei cantieri ?´non e´ pero´ servita finora ad acquisire nuove risorse per opere pubbliche´.
Quanto al ponte sullo Stretto, per Michele Magistro e Santino Spinella, segretari nell´Isola della Fit (la federazione dei trasporti) e della Filca (la categoria delle costruzioni), potrebbe costituire, affermano durante la presentazione dell´indagine, un´opportunita´ per la Sicilia ?´se riuscisse a innescare l´organizzazione d´un sistema integrato, a rete, tra le diverse modalita´ di collegamento´. Le opere che per il sindacato sono ?´essenziali´ perche´ il ponte sia ?´la cerniera d´un nuovo sistema di comunicazioni tra Nord e Sud d´Europa´ sono, precisa il libro bianco: la Catania-Siracusa-Gela-Castelvetrano e il raddoppio ferroviario lungo gli assi Messina-Palermo e Messina-Siracusa.
E a proposito delle vicissitudini vissute a Bruxelles nelle ultime settimane dall´infrastruttura di collegamento tra le due sponde dello Stretto, prima con l´esclusione dalla Quick list start (la lista degli impegni piu´ urgenti dell´Ue, ndr) e poi col salvataggio politico ad opera dei ministri europei dei Trasporti, il sindacato rimarca che ?´il nodo vero che i governi nazionale ed europeo devono sciogliere e´ quello dell´accesso alle risorse´. L´Ue, spiega infatti la Cisl, interviene a sostegno delle opere che classifica come prioritarie con finanziamenti dal 10 al 30%. Per il ponte si tratterebbe di una cifra oscillante tra i 1.000 e i 3.000 miliardi di vecchie lire. Numeri nient´affatto irrilevanti. E per i quali il sindacato avanza una proposta. ?´Un tale flusso finanziario ? prospetta ? se disponibile potrebbe essere utilizzato per le opere connesse al ponte o per ridurre le tariffe di pedaggio´.
Infine il libro bianco calcola gli indici di dotazione infrastrutturale delle nove province siciliane. Agli estremi Siracusa, unico comprensorio che sfonda 100 di 0,5 punti, e Agrigento che dispone d´un misero 40,5. In mezzo tutte le altre province.