Napoli. Sui bus della Ctp sale il mediatore culturale: trasporto e integrazione per migliorare i rapporti fra l´azienda ed i clienti italiani e stranieri

Napoli. Sui bus della Ctp sale il mediatore culturale: trasporto e integrazione per migliorare i rapporti fra l´azienda ed i clienti italiani e stranieri

Il Progetto Contact realizzato dalla Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli, in collaborazione con l´associazione di volontariato ONLUS Caritas Diocesiana C´è una volontà forte di integrazione, fra culture diverse, ed un

Il Progetto Contact realizzato dalla Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli, in collaborazione con l´associazione di volontariato ONLUS Caritas Diocesiana

C´è una volontà forte di integrazione, fra culture diverse, ed un desiderio di rapportarsi con la clientela, all´insegna della crescita qualitativa, nelle scelte di Ctp.
La Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli ha scelto di puntare sulla cultura multietnica a bordo dei propri mezzi elaborando insieme all´associazione di volontariato ONLUS Caritas Diocesiana, un progetto a forte impatto sociale che ha denominato ´Contatc´.

La Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli è la prima azienda pubblica (proprietari al 50% la Provincia e il Comune di Napoli) in Italia ad aver attuato un progetto che ha come obiettivo quello di migliorare i rapporti interpersonali e favorire la socializzazione.
L´iniziativa è stata presentata ieri mattina  da Amato Lamberti,  presidente della Provincia di Napoli, da Claudio Cicatiello presidente della Ctp, da Marcello Turrini  direttore generale Ctp, da Don Vincenzo Mango direttore Caritas diocesana di Napoli. Presenti anche i 18 ´mediatori culturali´ che dopo la fase formativa, già operano sugli autobus della Ctp.
Il progetto dà alla luce una figura del tutto nuova nel panorama italiano dei trasporti quella del mediatore culturale, che sale a bordo dei bus con un obiettivo di grande respiro: migliorare i rapporti interpersonali e la comunicazione tra personale Ctp, clienti italiani e stranieri.
Un´attività resasi possibile grazie alla nascita di una squadra di uomini e donne di diverse nazionalità ed etnie impegnati a bordo dei bus in attività di formazione, intervento e sensibilizzazione in nome dell´integrazione fra popoli.

´La nostra iniziativa nasce essenzialmente dall´ascolto dell´utenza ? ha spiegato Marcello Turrini, direttore generale Ctp – Tra le linee gestite dalla Ctp ve ne sono alcune che attraversano territori a rischio e dove maggiore è la presenza di immigrati; tra queste vi è la linea M1 che copre la tratta tra il litorale Domizio e Napoli. Su questa linea il 70% dei clienti abituali sono immigrati, i quali non essendo integrati nel contesto sociale, presentano difficoltà di comunicazione con gli Operatori di Esercizio e i clienti abituali. Al fine di aiutare l´inserimento di questi clienti ad utilizzare di più e meglio il trasporto pubblico rispettando norme e diritti, – ha sottolineato Turrini – la Ctp ha chiesto alla Caritas diocesana di Napoli di elaborare insieme il progetto denominato Contact´.

´La lingua non è solo strumento tecnico ma un vettore d´espressione delle culture, dei sentimenti e della visione del mondo – spiegano gli organizzatori  -. In tale ottica il dialogo interculturale consiste nella volontà di ascoltare ciascuno nella sua voce più profonda e, in questo contesto, emerge la figura del mediatore culturale.
Il mediatore culturale è colui che  facilita la comunicazione e permette la comprensione senza mai sostituirsi agli interlocutori.
Il ricorso al mediatore permette di accedere ad una comunicazione più ricca con gli interlocutori, ad un approccio alla loro cultura, ad una migliore comprensione del loro modo di pensare´.

La nascita del progetto prende spunto da una serie di dati oggettivi fra cui l´immigrazione massiccia di persone di origine africana e la fruizione quotidiana dei mezzi di trasporto pubblico da parte degli immigrati, che assegna loro la condizione di utenti fissi dell´azienda.
Tra le linee gestite dalla Ctp è stata individuata la M1 (che copre la tratta tra il litorale domizio e Napoli) dove il 70% della richiesta di trasporto quotidiana è rappresentato da extracomunitari e la convivenza con gli utenti del posto e con gli operatori dell´azienda è  spesso conflittuale o quanto meno precaria di questo universo di utenti stranieri. Rilevante è anche il senso di insicurezza che spesso viene rilevato dai clienti autoctoni.

Talvolta le scarse informazioni sui propri diritti, le difficoltà di comunicazione dovute ad una insufficiente conoscenza della lingua, o esigenze specifiche, come il trasporto di bagagli di dimensioni superiori alla media, possono dare origine ad incomprensioni, tensioni e conflitti, che inaspriscono l´isolamento e l´emarginazione ed accrescono il senso di insicurezza a bordo.

Il progetto Contact intende intervenire con un´azione sociale mirata che si articola in due fasi:
– un periodo di formazione specialistica, che coinvolge personale Ctp e Caritas;
– una fase sperimentale, della durata di 3 mesi, che prevede l´impiego del personale formato con funzione di mediatori culturali a bordo della linea M1.
Successivamente il progetto potrà essere prolungato ed esteso ad altre linee Ctp.

Attività formativa

Primi giorni di lavoro

Manuela Michelini – clickmobility.it
(13-02-204)

Left Menu Icon