Cosenza. Il Consiglio comunale approva l´atto di indirizzo per l´Amaco, azienda del trasporto pubblico

Cosenza. Il Consiglio comunale approva l´atto di indirizzo per l´Amaco, azienda del trasporto pubblico

´Davanti all´Amaco si aprono ora concrete prospettive di diventare una vera azienda e quindi di poter offrire un servizio all´altezza dei tempi e delle esigenze dei cittadini´ sottolinea il sindacao

´Davanti all´Amaco si aprono ora concrete prospettive di diventare una vera azienda e quindi di poter offrire un servizio all´altezza dei tempi e delle esigenze dei cittadini´ sottolinea il sindacao Eva Catizone

Maggioranza compatta  sull´atto di indirizzo per l´Amaco. Il Consiglio comunale i giorni scorsi ha approvato con 22 voti favorevoli il documento che disegna il futuro dell´azienda di trasporti.
Non nasconde il suo entusiasmo il sindaco Eva Catizone che parla a lungo di un  documento ampiamente partecipato, una base ideale per sviluppir futuri
´Sono certa che anche la città avrà presto modo di rendersi conto dell´importanza della decisione assunta – ha spiegato il sindaco -. Davanti all´Amaco si aprono ora concrete prospettive di diventare una vera azienda e quindi di poter offrire un servizio all´altezza dei tempi e delle esigenze dei cittadini. Ha questo obiettivo il previsto sdoppiamento in due società, pensato nel quadro dell´attuale normativa e tenendo presenti le più attuali ed efficaci strategie aziendali che, nel caso in questione, dovranno consentire l´instaurarsi di un soddisfacente rapporto tra utente e servizio di trasporto cittadino. Il lavoro è appena all´inizio, ma vista la positiva premessa, sono certa che andrà avanti spedito e che centrerà il risultato´.

Fra le pieghe del documento si addentra l´assessore ai Trasporti Vittorio Cavalcanti
´Ci sono tre centralità in questo documento – ha sottolineato  l´assessore  -. La prima riguarda il Consiglio comunale che, attraverso il lavoro della Commissione, ha discusso, sentito pareri, seguito le evoluzioni normative ed ha quindi arricchito la bozza della Giunta. La seconda centralità riguarda la stessa Azienda, individuata come soggetto basilare per il sistema area urbana. Infine, la terza centralità è quella del cittadino, poichè le linee di risanamento e rilancio tracciate si offrono come ricchezza collettiva.´

L´assessore Cavalcanti ha proseguito soffermandosi sulla necessità di una radicale riorganizzazione dell´Amaco.
´C´è un rapporto che non funziona tra mezzo pubblico e cittadino. Siamo partiti dall´analisi delle criticità che affliggono l´Amaco e le aziende di trasporto pubblico in generale, che versano in condizioni di deficit strutturale. Questo significa che le aziende di trasporto necessitano di interventi contributivi che spettano alla Regione. Ma la Regione Calabria rimane sorda anche rispetto a fatti oggettivi per quanto riguarda Cosenza´.

All´atto di indirizzo l´amministrazione comunale guarda come ad un  ´elemento fondante, da presentare alla Regione per chiedere che ci sia consentito un reale processo di sviluppo´.
´E´ l´inizio di un processo – riprende l´assessore  Cavalcanti – nel quale il Comune recupera un ruolo di centralità attraverso una verifica di tutti i passaggi: riorganizzazione aziendale, piano industriale, ipotesi di scissione in due società, compatibilità economiche.
La  Regione  liquida i contributi dovuti dopo molti anni. La Regione non fa nulla o abbastanza per creare le condizioni per servizi adeguati. L´atto di indirizzo disegna un tracciato e consente di proseguire nel modo più coretto possibile´.

E´ quindi intervenuto il Presidente della Commissione Trasporti Agostino Conforti.
´Il trasporto pubblico locale è in crisi in tutta Italia, a fronte di costi esorbitanti, cresciuti del 35% negli ultimi anni, mentre il biglietto ha avuto un incremento dell´1,6% – ha fatto presente il presidente della Commissione Trasporti, Agostino Conforti –  L´Amaco non fa eccezione, ma ci sono anche motivi peculiari, come il mancato adeguamento dei contributi regionali ed un parco autobus vecchissimo. L´Amaco viene penalizzata perfino dalla ripartizione tariffaria del pur grande progetto Bin Bus che ha lanciato e di cui dovrebbe essere invece maggiormente beneficiaria.
Due le strade possibili: aumentare le entrate, adeguando le tariffe; oppure – ed è senz´altro preferibile – procedere ad un profondo processo di riorganizzazione del servizio, attuando la normativa che lo prevede e soprattutto restituendo all´Amaco il ruolo di elemento centrale nell´area urbana´.

Secondo Agostino Conforti, è indispensabile procedere alla ottimizzazione delle risorse umane, ma egualmente vanno vagliate ipotesi di vendita all´esterno delle attività collaterali, come la manutenzione dei mezzi.
´A fronte di una legislazione intricata, la Commissione Trasporti ritiene che la scissione societaria sia indispensabile. E´ stato perciò previsto di puntare a una riorganizzazione in cui il Comune possa mantenere la maggioranza nel Consiglio d´Amministrazione dell´ Amaco e si possa procedere alla costituzione di due società: una società patrimonio cui affidare tutti i servizi ausiliari ma anche i servizi diversi, una holding, e poi una snella, economicamente competitiva società che abbia ad oggetto solo lo svolgimento del servizio di trasporto nell´area urbana.
Questo consentirebbe all´Amaco di diventare addirittura soggetto promotore – e non solo invitato – di convenzioni con altri soggetti operanti nel trasporto pubblico locale nell´area urbana. L´Amaco potrebbe stabilire lo sviluppo delle direttrici di traffico nell´area urbana creando grossi parcheggi di scambio e fare sinergie non solo tariffarie ma anche vettoriali, così ottenendo un servizio anche economicamente vantaggioso.
Questa ipotesi di Amaco soggetto propulsore potrebbe risolvere i problemi dei collegamenti con l´Unical, con il Savuto, con la Presila.´

Manuela Michelini – clickmobility.it
(02-03-04)

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