Oltre 200 green-way dal confine di Milano a quello di ParmaInvestimento complessivo pari a oltre 3.300.000 euro Punta alla valorizzazione dell´uso della bicicletta per la salute, il turismo, in alternativa
Oltre 200 green-way dal confine di Milano a quello di Parma
Investimento complessivo pari a oltre 3.300.000 euro
Punta alla valorizzazione dell´uso della bicicletta per la salute, il turismo, in alternativa alle 4 ruote il nuovo piano della rete ciclabile.
Approvato dal Consiglio provinciale, quasi con parere unanime, il piano mette in campo nuovi sforzi per definire una rete sempre più precisa e raffinata.
Anzitutto, il piano ratifica e completa lo sforzo della Provincia di realizzare oltre 200 km di green-ways che corrono da Spino d´Adda a Casalmaggiore, dal confine con Milano a quello con Parma.
Cinque itinerari di interesse culturale, turistico e ricreativo, per valorizzare la bicicletta nel contesto rurale.
La pista delle Città Murate (47 km); la pista del Canale Vacchelli (34 km); la pista dell´Antica Regina (km 24); la pista della Golena del Po (51 km) e l´Antica Postumia (36 km). L´investimento complessivo ammonta a oltre 3.300.000 euro. Alcune piste sono già realizzate. Altre sono in corso di definizione. Questo interesse diffuso ha già alimentato una certa cultura della due ruote. Dal 2003 è stata tra l´altro istituita la Giornata Provinciale della Bicicletta. Sta dunque crescendo l´interesse per la mobilità lenta, tanto da giustificare nuove richieste, che il piano puntualmente intercetta.
´Il piano traccia nuovi scenari: fare del reticolo esistente, in incastro con altre piste urbane, provinciali o extraprovinciali, ragionando i raccordi con stazioni Fs, bus o altre piste, una concreta alternativa all´uso dell´auto – spiega l´assessore alla Viabilità Fiorella Lazzari -. Lo chiedono i Comuni stessi´.
Le ciclabili sono in testa alle richieste comunali. ´Si stanno dunque sviluppando – continua Fiorella Lazzari – nuove piste sovraccomunali, da realizzare in accordo di programma con i Comuni, vagliando linee di finanziamento dedicate. Tra le ipotesi vi è un collegamento che corra parallelamente al cavo Robecco sulla Via Brescia, nella fascia dell´Oglio (con due itinerari, il primo Cremona, Bettenesco, Pozzaglio, Brazzuoli; il secondo Cremona, Persichello, Dosimo, Levata); una traccia a Grumello in raccordo con la strada Regina; una pista in fregio alla ex statale 85 Bassa di Casalmaggiore in deviazione Pieve d´Olmi e SP 87 Giuseppina in direzione Malagnino; una traccia tra Soresina e Casalmorano; un collegamento tra gli abitati di Cremona, Malagnino, Pieve San Giacomo, Cella Dati, San Daniele Po, in connessione con la pista della Postumia e una pista che raccordi Chieve, Bagnolo Cremasco con Crema in raccordo con la pista Vacchelli´.
Saranno poi sviluppati micro-itinerari all´interno dei parchi provinciali e itinerari più ampi, di respiro extraprovinciale da intersecare con le 5 ciclabili provinciali. E´ all´esame lo studio per collegare da Monasterolo (Robecco d´Oglio) le due sponde dell´Oglio tra la provincia di Cremona e Brescia. In area Cremasca sono all´esame le proposte di un percorso ciclabile che unisce Dovera a Lodi, in alternativa alla ex statale Bergamina 472 passando per Boffalora d´Adda, attraverso l´utilizzo delle strade vicinali esistenti, nonché la riqualificazione e messa in sicurezza di alcune strade come la ex 591 che interessa tra gli altri i comuni di Crema e Ricengo. Interessante è anche il percorso ciclabile dei Navigli da Castelverde ai Tredici ponti che sta realizzando il Consorzio di Irrigazione Cremonese nonché il percorso interregionale che da Cremona, passando in fregio al Canale Navigabile, raggiunge Crotta d´Adda, il comune milanese di Meleti, i comuni piacentini di Monticelli e Castelvetro e attraverso il fiume Po ritorna a Cremona, intervento che potrà essere attuato contestualmente al nuovo ponte autostradale sul Po.
Manuela Michelini – clickmobility.it
(02-03-2004)