´Forma di disubbidienza aberrante´: le associazioni delle imprese toscane di trasporto condananno la protesta e invitano istituzioni e forze politiche a prendere le distanze

Forme di protesta sempre e comunque nel rispetto delle regole. E´ quanto sperano accada Cispel-Asstra  e ANAV Toscana.
´Durante la protesta degli autoferrotranvieri abbiamo assistito in Toscana ? e in particolare a Firenze ? a una forma anomala di protesta indetta dalla ´Rete di sostegno agli autoferrotranviari´, che invitava i cittadini a utilizzare i mezzi pubblici lo scorso 8 gennaio senza pagare il biglietto – spiegano in un comunicato Cispel-Asstra Toscana (l´associazione delle imprese pubbliche di trasporto) e ANAV Toscana (che associa le imprese private) -´.

Le associazioni prendono le distanze dallo ´sciopero del biglietto´, che definiscono ´una protesta anomala, estranea a ogni regola di convivenza civile, una forma di disubbidienza che invita a non pagare un servizio di cui di fatto si è usufruito.´

´Il settore dei trasporti sta infatti vivendo un momento particolare  e il clima di agitazione è comprensibilmente diffuso anche tra i lavoratori delle aziende toscane, ma le due associazioni di categoria auspicano che le forme di protesta si svolgano sempre e comunque nel pieno rispetto delle regole´.

Cispel-Asstra e ANAV si dichiarano stupefatte per ´l´atteggiamento di istituzioni e forze politiche che con il silenzio, rischiano di legittimare simili forme di disubbidienza e anche per l´attenzione che è stata dedicata dai mezzi di informazione ad una protesta aberrante come questa. Il rischio ? secondo le associazioni ? è quello di ritrovarsi a non essere più in grado di governare i normali processi democratici e civili del paese.´

Cispel-Asstra e ANAV Toscana si sono infine dichiarate solidali con le azioni intraprese dall´Ataf contro i promotori di quest´iniziativa illegale, e si sono dichiarati intenzionati a segnalare alla magistratura simili forme di disobbedienza, non solo per il danno economico che arrecano alle aziende stesse, ma anche per le conseguenze più generali che rischiano di innescare.

Man. Mich. – clickmobility.it
(14-01-2004)