Al centro della contestazione la delibera della Giunta regionale marchigiana che ha approvato il programma triennale dei servizi contentente il bando tipo di gara per l´assegnazione del servizio provinciale di
Al centro della contestazione la delibera della Giunta regionale marchigiana che ha approvato il programma triennale dei servizi contentente il bando tipo di gara per l´assegnazione del servizio provinciale di Tpl
L´Antitrust accoglie la segnalazione presentata da Confindustria Marche.
L´Autorità garante per il mercato e la concorrenza ha preso in esame la Delibera della Giunta regionale delle Marche relatia all´approvazione del programma triennale dei servizi pubblici, contenente il bando tipo di gara che le province, in qualità di stazioni appaltanti, dovrebbero adottare per regolare le gare dei servizi.
´L´Antitrust – spiega Lorenzo Fiorelli – nell´accogliere i rilievi ha ritenuto il bando tipo ´distorsivo della concorrenza e del mercato´ in quanto imponeva alle aziende già costituite in forma di società consortile, di trasformarsi, in altro tipo di società di capitali e ad attivare entro 18 mesi dall´aggiudicazione della gara una gestione unitaria di uomini mezzi ed introiti. Occorre premettere che il bando tipo era già stato stralciato dalla commissione consiliare competente, alla luce delle modifiche introdotte dalla legge finanziaria, quindi il consiglio regionale ha approvato il solo programma triennale, ma la commissione consiliare e il consiglio, ora, non potranno non tenere conto della segnalazione dell´autorità che si è espressa sull´atto approvato dalla giunta regionale´.
Confindustria Marche, in particolare, contestava l´obbligo introdotto in maniera ´surrettizia´ di variare la forma giuridica, laddove chiedeva di trasformarsi in società di capitali, come se la società consortile non lo fosse.
´Se la regione – sottolinea Fiorelli – intende attivare una gestione unitaria, obiettivo condiviso anche dalle aziende, ha già raggiunto il suo scopo in quanto il titolare del contratto di servizio pubblico sarà la società consortile e non si comprende quindi per quale motivo voler imporre ad aziende che operano anche in altri settori, in particolare turistici, ad arrivare, secondo alcuni, fino alle fusioni´.
Le aziende private marchigiane intendono affrontare la riforma con professionalità e serietà garantendo un servizio moderno ed efficiente, che permetta all´utente di muoversi sulle reti provinciali di trasporto con un unico titolo di viaggio, garantendo i lavoratori del settore ma non possono condividere impostazioni che rischiano di limitare la libertà di impresa di organizzarsi nella forma giuridica a lei più consona, per questo motivo dopo un lungo tentativo di confronto, Confindustria Marche si è vista costretta a ricorrere all´Antitrust.
´La speranza, ora, è quella di poter riprendere serenamente un percorso con la massima disponibilità ed impegn,o almeno certamente da parte del sistema delle imprese´.
Man. Mich. – clickmobility.it
(21-01-2004)