Venerdì 6 febbraio in Liguria ´sciopero del biglietto´ promosso da associazioni di consumatori, sindacati e ambientalisti. Per protestare contro i disservizi. Si rifà ad un noto tormentone pubblicitario il titolo
Venerdì 6 febbraio in Liguria ´sciopero del biglietto´ promosso da associazioni di consumatori, sindacati e ambientalisti.
Per protestare contro i disservizi.
Si rifà ad un noto tormentone pubblicitario il titolo dell´originale forma di protesta promossa dalla Consulta ligure dei consumatori e utenti con l´appoggio di sindacati e associazioni ambientaliste per protestare contro i disservizi che, secondo i promotori, affliggono i servizi pubblici e di conseguenza i loro utenti.
La formula della protesta è semplice: non pagare il biglietto di treni, autobus, parcheggi e autostrade. Una forma di protesta che affonda le sue radici nel pragmatismo dei paesi anglosassoni e della loro legislazione, dove i cittadini possono autoridursi, o addirittura sospendere il pagamento, del biglietto per manifestare la propria insoddisfazione di fronte a inadempienze dell´azienda che eroga il servizio.
Ma come fare per non incorrere nelle giuste sanzioni per aver usufruito di un servizio senza averlo pagato?
La nostra giurisprudenza prevede questa forma di ´impugnamento contrattuale´ e la ammette a condizione che vengano rispettate alcune regole.
La Consulta spiega infatti che l´utente deve dimostrare di scioperare in buona fede. Per farlo gli viene chiesto di aderire con un contributo a un fondo di tutela, fatto salvo il diritto di essere risarcito per il disservizio.
Attualmente il fondo ha raggiunto un valore di più di duemila Euro, e le adesioni sono ben oltre quota tremila.
Secondo stime della Consulta un Ligure, in un anno, perde circa 60 ore a causa di disservizi nel trasporto pubblico, ore che sono state monetizzate a 600 ? , mentre le spese sanitarie legate all´inquinamento e ai disservizi ammonterebbero a 700 ? a testa.
L´iniziativa, che è stata promossa con 50 mila volantini e altro materiale informativo avrà il suo momento clou quando due ´carovane´ di ´utenti disobbedienti´ (una proveniente dal levante e una dal ponente) daranno vita a un presidio in Piazza de Ferrari e chiederanno un incontro con l´Assessore regionale ai trasporti Vittorio Adolfo.
MB – clickmobility.it
(5/2/2004)