L´Associazione degli assessorati ai trasporti presenta un piano completo di misure su regole, risorse e occupazione Federmobilità, il Forum per il Governo Regionale, Locale e Urbano della Mobilità Sostenibile (Associazione
L´Associazione degli assessorati ai trasporti presenta un piano completo di misure su regole, risorse e occupazione
Federmobilità, il Forum per il Governo Regionale, Locale e Urbano della Mobilità Sostenibile (Associazione nazionale degli Assessorati regionali, provinciali e comunali ai Trasporti e alla Mobilità) ha presentato oggi il proprio Piano di sviluppo del trasporto pubblico locale per i prossimi dieci anni, che verrà illustrato ai rappresentanti del Governo ai tavoli che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha programmato di attivare per discutere del rilancio del settore.
Il Piano è stato illustrato da Ennio Cascetta (Assessore ai trasporti della Regione Campania e legale rappresentate dell´Associazione), Mario Di Carlo (Comune di Roma), Riccardo Conti (Regione Toscana) e Franco Campia (Provincia di Torino) ed alla presenza di rappresentati di diverse altre Amministrazioni associate a Federmobilità.
Il trasporto collettivo oggi offre livelli di offerta sicuramente insufficienti per capacità di copertura del territorio, rapidità di viaggio, standard qualitativi.
L´esigenza di potenziare i servizi di trasporto pubblico è fortemente condivisa dai cittadini ed rappresenta una strada obbligata se si vuole ridurre la congestione e l´inquinamento nelle città. Spesso si è concentrata l´attenzione sulla necessità di realizzare infrastrutture. Certamente su questo fronte c´è ancora molto da fare per recuperare il crescente gap con il resto d´Europa. Ma è comunque in corso un importante potenziamento delle infrastrutture ferroviarie soprattutto grazie al programma dell´Alta Velocità.
Questo potenziamento libererà le linee storiche, spesso all´interno dei principali nodi urbani, che potranno essere dedicate a servizi metropolitani ad alta frequenza. Le nuove capacità liberate sull´infrastruttura ferroviaria rappresentano quindi l´occasione unica e forse irripetibile per il vero rilancio del trasporto pubblico regionale e metropolitano. Per realizzare questi servizi servono però nuove risorse da destinare all´aquisto del materiale rotabile necessario e per i corrispettivi dei relativi contratti di servizio.
Il Piano fa l´analisi delle risorse, delle infrastrutture, dei mezzi (treni e autobus) e degli occupati necessari a coprire i nuovi servizi di trasporto che si potranno effettuare grazie appunto alla realizzazione delle nuove infrastrutture e alla nuova disponibilità di tracciati liberati dalle linee nazionali grazie alle nuove linee dell´Alta velocità/capacità.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario regionale su rete RFI l´offerta potrà essere progressivamente potenziata, tra il 2006 e il 2015, del 45% in termini di treni*km/anno che possono generare una crescita dei passeggeri del 70%. Ovviamente un incremento dell´offerta di servizi di tali dimensioni richiede un adeguamento del parco rotabile di circa il 20% al 2010 e di circa il 30% al 2015.
Il Piano stima che questo potenziamento, prevedendo comunque una crescita dell´efficienza e della copertura con i ricavi da traffico, richieda un incremento dei corrispettivi pari, a regime, a 320 M?/anno e un ammontare complessivo di investimenti di oltre 12 miliardi di euro nel decennio.
Federmobilità ritiene che per risolvere le problematiche della disponibilità di mezzi in occasione dell´affidamento dei servizi con la effettuazione delle gare, sia preferibile l´assegnazione di fondi di investimento in materiale rotabile alle Regioni nella cui proprietà resterebbero i mezzi per renderli disponibili all´aggiudicatario delle gare per i servizi di trasporto ferroviario che ciascuna Regione dovrà bandire per il 2006 e anni successivi.
Anche per le altre reti ferroviarie (ex ferrovie concesse e in gestione governativa) sarà possibile un incremento di offertadel 34%, per una crescita dei passeggeri del 48%, sempre nel decennio 2006-2015. Il costo sarebbe, sempre a regime nel 2015, di 165 milioni di euro/anno aggiuntivi per i servizi e di 2.700 milioni di ? nel decennio.
L´incremento di servizio non può che riguardare anche il trasporto metropolitano e su gomma. Le necessità sono di circa 350 milioni di ?/annui per i contratti di servizio e 4,5 miliardi di ? nel decennio.
Secondo Federmobilità questo piano va sostenuto con forza, in quanto può assicurare al Paese un sistema di trasporto finalmente efficiente ed efficace, che rappresenta la condizione inderogabile per conseguire l´obiettivo di una mobilità urbana ed interurbana sostenibile al livello di quella europea.
Inoltre, per poter assicurare un equilibrato sviluppo al settore e incentivare ancor più l´uso del trasporto pubblico, il Piano prevede un pacchetto di proposte per la fiscalità, i contratti di lavoro e l´utilizzo delle risorse da parte degli enti locali (dalla riduzione dell´IVA e detraibilità fiscale per gli abbonamenti agli ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore, fino all´abolizione dell´IVA sui contratti di servizio)
In sintesi, le principali proposte per poter assicurare un equilibrato sviluppo al settore le misure proposte sono le seguenti:
- la possibilità per le Regioni di prorogare i termini delle gare previsti dalla normativa vigente (31/12/2005) per particolari esigenze ed eventi eccezionali, fermo restando il principio dell´affidamento dei servizi con procedure concorsuali;
- superamento della diversa trattazione tra servizi ferroviari sulle reti regionali e sulla rete nazionale (artt.8 e 9 del D. Lg.vo n.422/97), con il recepimento in materia di parco rotabile del parere luglio 2003;
- clausole sociali omogenee per le garanzie del posto di lavoro nell´ambito dei capitolati di gara;
- individuazione fonti strutturali per la copertura degli oneri per il CCNL;
- adeguamento delle risorse per la gestione e gli investimenti dei servizi ferroviari;
- risorse per gli investimenti e per il rinnovo del parco autobus;
- garanzia della copertura integrale dell´IVA sui contratti di servizio;
- riduzione dell´IVA sui titoli di viaggio rispetto alla quota attuale (10%) ai limiti minimi ammissibili;
- detraibilità fiscale per i cittadini utenti del TPL della spesa per abbonamenti;
- conclusione in tempi rapidi del CCNL 2004 ? 2006;
- introduzione di adeguati ammortizzatori sociali, oggi del tutto inesistenti.
Solo uno sforzo massiccio e costante, conclude il documento di Federmobilità, che realizzi un piano come quello delineato, di sviluppo ed ammodernamento delle infrastrutture e del materiale rotabile, e nel contempo di sviluppo, razionalizzazione e qualificazione dei servizi può assicurare al nostro Paese un sistema di trasporto pubblico locale efficiente ed efficace, che rappresenta la condizione inderogabile per conseguire l´obiettivo principe di una mobilità urbana ed interurbana sostenibile al livello di quella europea.
Simone Gragnani – clickmobility.it
(21/5/2004)