31 anni di onorata carriera senza mai ammalarsi(Nella foto accanto ad Erino Rossi, il Presidente di Trambus, Raffaele Morese, e l´astronauta italiano, Umberto Guidoni) E´ andato a Erino Rossi, autista
31 anni di onorata carriera senza mai ammalarsi
(Nella foto accanto ad Erino Rossi, il Presidente di Trambus, Raffaele Morese, e l´astronauta italiano, Umberto Guidoni)
E´ andato a Erino Rossi, autista Trambus, il ´Premio Simpatia´.
Ritirato ieri nella Protomoteca in Campidoglio il premio è arrivato a coronamento di una carriera trascorsa sugli autobus senza mai ammalarsi.
Erino Rossi è un esempio lungimirante di professionalità. Classe 1944, è stato assunto nell´agosto del 1973 ed è andato in pensione il primo marzo di quest´anno per aver raggiunto i sessant´anni.
A prima vista potrebbe essere scambiato per un autista come tanti altri ma ha un fisico di ´ferro´ e in 31 anni di onorata carriera non si è assentato neanche un giorno per malattia.
Erino ha sempre lavorato nella rimessa di Tor Sapienza, dimostrando sempre grande disponibilità.
´Una sera di circa dieci anni fa ? ha raccontato Erino ? erano venuti a Roma degli irlandesi per assistere ad una partita di calcio. All´una di notte mi hanno chiamato dalla rimessa e l´ispettore mi ha chiesto se ero disponibile ad andare a prenderli all´aeroporto. Il tempo di vestirmi ed in un quarto d´ora ero al deposito pronto a partire con la mia vettura per portare i tifosi da Ciampino all´hotel dove alloggiavano´.
Erino ha compiuto molte azioni di intervento «in extremis», tanto che durante la sua carriera ha collezionato ben sei encomi per «zelo in servizio».
Non solo, è stato il primo autista Trambus a guidare i ´serpentoni´ da 18 metri. Tra la fine del 1997 e gli inizi del 1998 sono arrivati a Roma i primi bus «fuori misura» ed Erino, uno dei pochi con la patente E, è stato chiamato ad accompagnare ingegneri e rappresentanti del Comune di Roma per verificare i percorsi accessibili a questi veicoli.
La passione per la guida dei bus Erino l´ha lasciata anche in eredità: ´Mio figlio maggiore, che oggi ha 28 anni, nel 1997 è entrato come il più giovane conducente di linea all´Ataf di Firenze´.
Erino ha un unico rammarico, avrebbe voluto continuare a guidare almeno fino ai sessantacinque: ´Ho rinnovato la patente pochi giorni prima di compiere gli anni, ho superato i test psicoattitudinali e non ho mai portato gli occhiali, sono in perfette condizioni fisiche pur avendo guidato in passato vetture non certo comode, però non è stato possibile. E adesso ogni giorno vado a Tor Sapienza a salutare colleghi ed amici: mi manca la guida, mi manca la vita di autista alla Trambus´.
Man. Mich. – clickmobility.it
(25-05-2004)