´Regole certe e risorse indicizzate: le imprese toscane sono pronte a raccogliere la sfida del mercato in un quadro di generalizzata assunzione di responsabilità´ sottolinea il presidente Roncucci Il ´modello
´Regole certe e risorse indicizzate: le imprese toscane sono pronte a raccogliere la sfida del mercato in un quadro di generalizzata assunzione di responsabilità´ sottolinea il presidente Roncucci
Il ´modello toscano´ procede sulla strada della riforma, guardata a vista dalle imprese di settore, che ieri si sono confrontate su crisi e necessità.
Massimo Roncucci, presidente della Commissione Trasporti Cispel ASSTRA Toscana (l´associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico di tutta la Toscana) e presidente del TRAIN di Siena, e gli altri presidenti intervenuti alla conferenza stampa, Riccardo Bertini (CPT Pisa), Ivo Lucchesi, (COPIT Pistoia), Elisabetta Tesi, (ATAF Firenze), hanno messo nero su bianco temi ed esigenze precise.
Punto primo ´doveva essere istituito un tavolo a livello nazionale per affrontare i problemi del trasporto pubblico, ma questo tavolo atteso dall´inizio dell´anno non si è visto´ed ancora ´il fondo per il servizio dovrebbe essere aumentato e indicizzato: dal ´96 al 2003 l´inflazione è cresciuta di oltre il 17 % e il fondo solo del 6%. L´aumento delle tariffe è servito a contenere l´effetto inflazione ma non può essere questa la cura per un settore che vive una crisi annunciata e che è strategico per la vivibilità dei cittadini e delle nostre città´.
Lo sciopero nazionale di ieri ha riproposto alla pubblica opinione, a breve intervallo dai tumultuosi giorni natalizi, la grave crisi strutturale in cui versa, da troppo tempo, il trasporto pubblico locale.
´Il settore – spiegano ieri alla stampa i rappresentanti di Cispel-Asstra Toscana – si sta rivelando incapace di attuare la coraggiosa riforma liberalizzatrice del decreto Burlando (D.Lgs. 422/97), tant´è che gran parte delle amministrazioni locali di quasi tutto il Paese si guarda dall´indire le gare´.
La Regione Toscana, con il proprio impegno a realizzare la riforma, è un dato di fatto fa eccezione in positivo: in Toscana le gare sono ormai in atto ed il processo di liberalizzazione è irreversibile.
Per prepararsi le Imprese toscane hanno da tempo intrapreso ´sentieri di efficienza e di aggregazione, in uno sforzo coeso con le Istituzioni ed il Sindacato regionale per costruire un sistema condiviso di governo del Trasporto Pubblico Locale secondo un modello toscano, originale nel metodo (concertazione) e nel merito (tutela del lavoro, certificazione etica e della qualità del servizio)´.
´Certamente il percorso è lontano dalla conclusione ? hanno continuato i presidenti – altrettanto certamente, però, non vi può essere alcun futuro di sviluppo e neanche sopravvivenza del settore se tutti gli attori non faranno la loro parte:
le Imprese accelerando i processi aggregativi, anche rinunciando ad esclusive ´storiche´;
le organizzazioni sindacali con politiche rivendicative coerenti con le intese interconfederali e con lo stato di sofferenza del comparto;
le Istituzioni (Stato e Governo su tutte) assicurando coerenti politiche di sostegno della mobilità collettiva, regole certe e risorse adeguate e indicizzate che trascinino il settore dall´antistorico regime di monopolio assistito a modello industriale ordinario nelle dinamiche di funzionamento e nelle relazioni industriali.
Ad oggi le Aziende stanno anticipando, con crescente fatica, gli incrementi retributivi fissati nell´accordo del 20.12.2003 senza che il Governo abbia ancora varato il decreto attuativo per la disponibilità delle correlative risorse. Ciò accentua le difficoltà per il rinnovo del CCNL 2004-2007.
Le imprese toscane sollecitano la propria associazione di categoria a mantenere aperto il negoziato al fine di giungere in tempi rapidi ad una ipotesi di accordo, in un quadro rispettoso della compatibilità e nella consapevolezza che a fronte della stagnazione delle risorse pubbliche e dei proventi tariffari, ogni pur doveroso sforzo per il contenimento rigoroso dei costi di produzione sarebbe inevitabilmente insufficiente´.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ALCUNI DATI (valori annui)
Unità di misura
Italia
Toscana
Offerta
Km percorsi
1,6 miliardi
119 milioni
(108 servizi minimi)
(11 servizi aggiuntivi)
Domanda
Passeggeri
5 miliardi
201 milioni
Rete di esercizio
KM
210.000
22.000
Comuni serviti
Comuni/Abitanti
5.000/53 milioni
287/3,5 milioni
Spesa
contrattuale
Milioni di euro
3100 per servizi minimi
400 per servizi aggiuntivi
185 per servizi minimi + 5 per Piani Urbani Mobilità
22 per servizi aggiuntivi
Parco Rotabili
Mezzi di trasporto
35.000
2950
Parco Rotabili mezzi non tradizionali (elettrici, etc.)
% sul totale
3,3
5,8
Parco Rotabili
Età media
10,25
7 (Europa)
9,82
Risorse umane
Addetti
120.000
6.000
Ricavi da tariffe
Copertura percentuale dei costi
33,15 %
34,70 %
Man. Mich. – clickmobility.it
(07-07-2004)