Un giro per il centro di Milano, Palermo o Trieste equivale all´aver fumato fino a 15 sigaretteLe maggiori responsabilità imputate alle automobili e al settore dei trasporti in generale I
Un giro per il centro di Milano, Palermo o Trieste equivale all´aver fumato fino a 15 sigarette
Le maggiori responsabilità imputate alle automobili e al settore dei trasporti in generale
I dati, diffusi ieri a Parma nell´ambito di un convegno dedicato all´ambiente, sono inquietanti: passeggiare in città equivale all´aver fumato anche sino a 15 sigarette. Punta estrema risultano città quali Milano, Palermo o Trieste che vantano il triste primato delle 15 ´bionde´. A mettere in evidenza tutti i dettagli è la ricerca messa a punto dal dipartimento di Medicina del Lavoro dell´Ospedale Civile di Sesto S.Giovanni che, tra l´altro, ha già elaborato uno studio simile per conto della regione Lombardia.
Agli ignari cittadini capita quindi di sviluppare involontariamente il ´vizio´ del fumo, in misura diversa da città a città. A Napoli ad esempio si respirano dalle 9 alle 11 sigarette, fra le 7 e le 8 per un giro in città quali Firenze, Genova, Torino e Verona.
Incredibile ma vero va decisamente meglio a Roma, dove la percentuale di stabilizza fra le 5 e le 6. A Roma si accodano Livorno, Foggia e Catania scendendo a 4 o 5 in città quali Venezia, Padova, Parma, Taranto, Bari, Bologna e Brescia.
A Bruxelles in casa ´Europa´ l´allarme è stato lanciato già da tempo soprattutto dall´Agenzia europea per l´ambiente (Aea) di Copenaghen che imputa alle automobile e al settore dei trasporti le maggiori responsabilità.
Il settore dei trasporti, citano dal fronte europeo dati alla mano, utilizza il 35% del comsuno di energia e le emissioni di anidride carbonica stanno crescendo prepotentemente rischiando di rendere vani gli obiettivi di Kyoto.
Segnali allarmanti di fronte ad un bilancio dei gas a effetto serra che in dieci anni ha fatto un balzo in avanti del 20%.
L´Aea fa rilevare che ´test europei inadeguati, fanno sì che venga sottovalutata l´emissione di sostanze inquinanti delle nuove automobili´ i cicli di controllo infatti non sembrano riflettere in maniera veritiera ´il modo in cui le auto vengono realmente usate nè le reali condizioni di guida´. Se l´industria automobilistica europea segue perfettamente gli standard per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2008 restano un autentico tallone d´Achille le emissioni di gas a effetto serra dovute agli impianti di aria condizionata e ad altre apparecchiature delle auto che non vengono prese in considerazione ai fini del calcolo delle emissioni.
Manuela Michelini ? clickmobility.it
(20-10-2004)