Trasporti: cresce l´utilizzo dell´auto. L´Istat fotografa gli spostamenti per studio e lavoro degli italiani

Trasporti: cresce l´utilizzo dell´auto. L´Istat fotografa gli spostamenti per studio e lavoro degli italiani

Il mezzo prediletto è l´auto (oltre 70% dei residenti), moto e ciclomotori (9.7%), tram e bus (21,1% dei residenti) Nella top ten dei mezzi utilizzati per gli spostamenti è ancora

Il mezzo prediletto è l´auto (oltre 70% dei residenti), moto e ciclomotori (9.7%), tram e bus (21,1% dei residenti)

Nella top ten dei mezzi utilizzati per gli spostamenti è ancora l´auto a stravincere. A confermarlo è l´indagine predisposta dall´Istat sui  servizi pubblici e di pubblica utilità:
utilizzo e soddisfazione.
E se l´auto è la regina incontrastata i trasporti pubblici non hanno subito rilevanti modifiche.

Nel 2002 più di 31 milioni di persone (oltre 10 milioni di studenti e circa 21 milioni di occupati) si sono spostate in Italia per raggiungere il luogo di studio e di lavoro.
Con riferimento ai soli spostamenti per motivi di studio, tra il 1993 e il 2002 è diminuito il numero di chi si sposta a piedi (dal 30% al 26,5%). Spostarsi con i mezzi di trasporto è invece un´abitudine in graduale ma costante crescita (dal 67% al 71%).
In particolare, è aumentato il numero di quelli che utilizzano l´auto in qualità di passeggeri (dal 27% al 32,2%), mentre il ricorso al trasporto pubblico non ha subito sostanziali variazioni.
Il 36% dei bambini e ragazzi iscritti alla scuola dell´obbligo va a scuola a piedi, mentre il 44% viene accompagnato in auto, soprattutto bambini fino a 5 anni (55%). Il tempo impiegato per andare a scuola non supera i 15 minuti nella maggioranza dei casi (83%) ma solo il 28% degli studenti della scuola superiore o dell´università riesce a raggiungere le sedi di studio in tempi inferiori ai 15 minuti. Questi studenti si spostano in prevalenza con un mezzo di trasporto (85%): soprattutto pullman e corriere (28,2%) e trasporto pubblico urbano, cioè tram, bus (23,2%) e metropolitana (3,8%).

A partire dalla maggiore età, maschi e femmine si distinguono per un diverso utilizzo dei mezzi di trasporto. I maschi utilizzano l´auto come conducenti in misura maggiore delle femmine (il 23,9% rispetto al 19,5%), mentre queste ultime scelgono con più frequenza il trasporto pubblico, soprattutto tram e bus (il 25,1% rispetto al 20,7% dei maschi).
Relativamente agli spostamenti per motivi di lavoro, tra il 1993 e il 2002 sono aumentate le persone che usano i mezzi di trasporto per andare al lavoro (dall´84,1% al 86,5%), mentre si sono ridotti gli spostamenti a piedi (dal 14% del 1993 all´11,1% del 2002).

Rimane sostanzialmente costante l´utilizzo dell´auto come passeggero (5,7%), mentre aumenta il numero di quanti usano l´auto come conducenti (dal 63,2% al 67,6%). L´uso del trasporto pubblico, invece, non ha subito sostanziali variazioni.
I tempi di spostamento da casa al luogo di lavoro sono contenuti entro i 15 minuti nel 45,1% dei casi.
Gli occupati residenti nei comuni centro e periferia delle aree metropolitane vivono la condizione di maggiore disagio: rispettivamente il 23% e il 23,8% di essi impiega, infatti, più di 30 minuti perraggiungere il posto di lavoro.

Il mezzo di trasporto più usato è l´automobile, mentre poco utilizzato è il trasporto pubblico urbano ed extraurbano: l´auto privata è usata soprattutto al di fuori delle aree metropolitane (oltre il 70% dei residenti); moto e ciclomotori sono più diffusi nei grandi centri urbani (9,7%); tram e bus sono piùutilizzati nei comuni centro delle aree metropolitane (21,1% dei residenti).

I trasporti pubblici: utilizzo e soddisfazione

Il treno
Nel 2002 la percentuale di popolazione di 14 anni e più che ha preso il treno almeno una volta all´anno è diminuita rispetto all´anno precedente (28,7% contro il 30,6% del 2001). Il 3,1% delle persone ha utilizzato il treno abitualmente (tutti i giorni o qualche volta a settimana); i maggiori utenti abituali del treno sono i giovani da 18 a 24 anni (12,2%), soprattutto donne (15%).
Il treno è più utilizzato nell´Italia settentrionale (32,3%) e in particolare in Liguria (44,5%), Toscana (37,6%) e Trentino-Alto Adige (34%), mentre Sardegna (14,1%), Sicilia (17,6%) e Abruzzo (18,1%) sono agli ultimi posti.
Gli aspetti maggiormente apprezzati dagli utenti sono la frequenza delle corse (66,5%), la comodità degli orari (60,6%) e la puntualità dei convogli (55,1%), mentre meno soddisfacenti risultano il costo del biglietto (36,8%) e la pulizia delle vetture (33%).

Pullman
Nel 2002 circa il 16,6% della popolazione di 14 anni e più (circa 8 milioni e 200 mila persone) ha preso il pullman almeno una volta la settimana. Gli utenti giornalieri o settimanali sono 2 milioni e 540 mila, corrispondenti al 5,1% dell´utenza potenziale.
Gli studenti sono i principali fruitori del servizio (46,1%) e le donne più degli uomini (48,7% contro il 43,3%).
Nel Meridione l´utilizzo del pullman rimane superiore alla media nazionale dal 1993 al 2002 (rispettivamente 21% e 19%). Nelle Isole, invece, il livello di utenza è pari circa alla media nazionale, sebbene si partisse da percentuali inferiori (dal 15,6% del 1993 al 16,5% del 2002). Il Molise (28,4%) e il Trentino-Alto Adige (27,6%) sono le regioni dove il pullman è più usato, l´Umbria (7,3%) quella dove lo è meno.
Il giudizio degli utenti sul servizio non ha subito variazioni di rilievo tra il 1993 e il 2002. La velocità delle corse (72%), la possibilità di trovare un posto a sedere in vettura (68,3%) e la puntualità (68,1%) sono gli aspetti che risultano maggiormente graditi; meno soddisfacenti risultano la comodità dell´attesa alle fermate (38,8%), il costo del biglietto (39,1%) e le informazioni sul servizio (48%).

Autobus, filobus e tram
Nel 2002 si conferma, rispetto ai due anni precedenti, una leggera diminuzione della quota di popolazione di 14 anni e più che ha utilizzato i mezzi pubblici urbani (dal 26,2% del 2000 al 23,8% del 2003). L´11,2% li utilizza abitualmente, cioè tutti i giorni o qualche volta la settimana.
Ricorrono ad autobus, tram e filobus con frequenza giornaliera o settimanale soprattutto i giovani di 14-24 anni (24,3%) e tra questi le donne (26,9%) più che gli uomini (22,4%). I maggiori utenti dei trasporti pubblici sono gli studenti (40,5%), le persone in cerca di prima occupazione (27,6%), le casalinghe (26,4%) e i pensionati (25,3%).
Il servizio è molto utilizzato nei grandi centri urbani (63,2%); in particolare le regioni con il maggior numero di utenti sono la Liguria (49,6%) ed il Lazio (38,8%).
Tra il 1993 e il 2002 è aumentato il gradimento degli utenti, ma ancora soltanto poco più della metà di questi si ritiene soddisfatto del servizio. Inoltre, soltanto il 35% degli utenti giudica comode le fermate, il 36,9% è soddisfatto del costo del biglietto, il 48,5% della pulizia delle vetture e il 48,8% della possibilità di trovare posto a sedere.
Nei grandi centri urbani, nonostante l´elevato grado di insoddisfazione degli utenti dei trasporti pubblici, tra il 2000 e il 2002 è aumentata la soddisfazione per la frequenza delle corse (dal 47,9%).

Manuela Michelini – clickmobility.it
(22-10-2004)

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