La Provincia ha predisposto due pubblicazioni con tutti i dati inviate agli studenti delle scuole superiori Due pubblicazioni per spiegare l´ambiente ai giovani. Dati alla mano la Provincia informa sulla
La Provincia ha predisposto due pubblicazioni con tutti i dati inviate agli studenti delle scuole superiori
Due pubblicazioni per spiegare l´ambiente ai giovani. Dati alla mano la Provincia informa sulla crescita dei consumi energetici, della mobilità, e della produzione di rifiuti, spiegando che i fenomeni ambientali saranno governati meglio grazie al piano di azione contemplato nella cosiddetta ?Agenda 21´, un percorso per l´affermazione della sostenibilità ambientale con azioni condotte dalla Provincia insieme alle istituzioni locali e le varie forze sociali.
Ad emergere netti sono soprattutto i problemi legati al traffico: la struttura della mobilità non è evoluta verso i trasporti collettivi, le rotaie o verso un più diffuso impiego delle biciclette.
´Il sistema energetico, d´altra parte, – spiegano in Provincia – con una parziale sostituzione tra olio combustibile e metano, è rimasto incentrato sui combustibili fossili e non ha conosciuto alcun apprezzabile sviluppo delle fonti rinnovabili (eolico, solare, biomasse) sia nella produzione elettrica che termica. Cresce di conseguenza, con una intensità doppia rispetto alla media nazionale, il contributo della provincia di Firenze alle emissioni ´climalteranti´ e all´effetto serra, che rappresenta la principale e più consistente minaccia ambientale su scala globale. Il miglioramento tecnologico (soprattutto del parco macchine) e dalla qualità dei combustibili ha però limitato gli effetti negativi dei consumi energetici e in particolare della mobilità. Per la gran parte degli inquinanti atmosferici si registra una riduzione delle concentrazioni, pur permanendo una situazione di criticità per il ´Pm10´ (il Pm10 è uno dei sette inquinanti dell´aria più importanti) e per l´ozono (in crescita). Dal 1999, per ossidi di azoto e monossido di carbonio non si registrano più superamenti dei limiti di legge.
La relazione mette in luce anche lo stato delle acque, la contrazione o la stabilizzazione delle emissioni idriche industriali e domestiche, la crescita nella produzione dei rifiuti urbani.
Dalla lettura dei dati emerge anche come l´urbanizzazione sia un fattore di impatto significativo e da controllare. La dispersione di centri abitati e infrastrutture di trasporto determina una frammentazione delle aree naturali e agricole e un ´disturbo´ che investe un´area molto ampia della provincia (circa il 40 per cento delle superficie provinciale, variando tra il 60 per cento dell´area fiorentina e il 20 per cento nel Mugello.
´C´è l´urgenza di un´integrazione degli obiettivi ambientali nell´insieme delle politiche e delle attività economiche e di una più forte conversione dei comportamenti pubblici e privati, individuali e collettivi ? spiegano in Provincia -. Le politiche pubbliche ? sia a scala nazionale che locale ? devono essere consapevoli dell´importanza della qualità ambientale anche come fattore di sviluppo economico e di miglioramento della qualità della vita´.
Manu Mich. ? clickmobility.it
(16-11-2004)