Alla soddisfazione di Asstra e Anav fanno da contraltare le critiche di Filt, Fit e Uiltrasporti
L'emendamento approvato ieri dal Senato in materia di trattamento di malattia fa già discutere.
Se Asstra e Anav confermano la soddisfazione i sindacati sparano a zero sul provvedimento.
Accuse forti e decise quelle messe sul tavolo da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che parlando di una marcia indietro clamorosa e di un atto che conferma "l’attacco alle condizioni dei lavoratori".
"È evidente che dopo tutto quello che è successo l’incontro del 21 aprile con Asstra e Anav perde gran parte del suo significato, l’unica risposta possibile alle controparti ed al Governo è, al momento, lo sciopero del giorno successivo – fanno sapere le segreterie nazionali dei sindacati -.
Il 22 sciopereremo per 4 ore, continueremo con tutte le azioni necessarie a far revocare gli atti unilaterali.
Durante L'assemblea generale di Asstra di martedì scorso era stata ribadita la necessità d'una modifica al comma 148 della Legge Finanziaria perchè venisse "emendato o modificato il secondo periodo dello stesso". L'assemblea inoltre aveva impegnato il consiglio direttivo e la giunta a "portare avanti il confronto con le organizzazioni sindacali per definire entro il 31 maggio 2005 un trattamento di malattia compatibile con le condizioni del settore e che assicuri ai dipendenti un trattamento equo". In assemblea era stato sottolineando che in caso entro la data non si fosse definito un accordo con i sindacati sul trattamento di malattia gli organi federali avrebbero dovuto impegnarsi ad adottare entro il 31 maggio "un trattamento in linea con le soluzioni previste per altre categorie".
"Gli autoferrotranvieri – si legge in un comunicato – chiedono coerenza a tutti coloro che fino ad oggi hanno dichiarato di appoggiare le loro giuste rivendicazioni, e l’impegno a cancellare alla Camera questo gravissimo attacco ai loro diritti.
Il diritto alla indennità di malattia non si tocca, si ripristini la legalità e si rispetti il contratto di lavoro.
Senza queste condizioni il Sindacato organizzerà la necessaria mobilitazione della categoria in attesa della terza lettura del disegno di legge alla Camera dei Deputati.
Nel frattempo ci attiveremo per avviare tutti gli opportuni contatti con ogni gruppo parlamentare, sia alla Camera che al Senato, in sintonia e con l’appoggio delle segreterie confederali nazionali, al fine di sensibilizzare al problema la totalità degli attori coinvolti".Manu Mich. – clickmobility.it