I  problemi del materiale rotabile all’origine di molti disservizi

FIRENZE. SERVIZI FERROVIARI TOSCANI: NEI PRIMI VENTI GIORNI DI MAGGIO SOPPRESSI 47 TRENI PER CAUSE INTERNE E 65 PER CAUSE ESTERNE

FIRENZE. SERVIZI FERROVIARI TOSCANI: NEI PRIMI VENTI GIORNI DI MAGGIO SOPPRESSI 47 TRENI PER CAUSE INTERNE E 65 PER CAUSE ESTERNE

Alla luce dei dati da gennaio a maggio arrivano le pressioni della Regione verso Trenitalia “Per migliorare il servizio occorrono investimenti sui treni” sostiene l'assessore regionale Conti

La Regione alza L'attenzione sui servizi ferroviari e invia richieste ben precise L'indirizzo di Trenitalia.
A farsi portavoce è L'assessore regionale a Viabilità e Trasporti Riccardo Conti che sottolinea la necessità che Trenitalia "adesso deve finanziare l’acquisto di nuovi treni in Toscana se vuole evitare disagi come quelli capitati troppo spesso nel mese di maggio”.

“Nel sistema permangono forti criticità e una delle più gravi è proprio quella legata all’età dei treni” ha spiegato L'assessore Conti, puntando il dito sulla struttura di un servizio troppo fragile che si incrina al primo inconveniente di natura accidentale.

A dirla lunga sono gli ultimi dati sull’andamento dei treni da gennaio a oggi. Dopo un marzo e un aprile accettabili, è arrivato un maggio insoddisfacente, si legge chiaramente.
Nei primi venti giorni di maggio il picco più elevato con la soppressione di  47 treni per cause dipendenti da Trenitalia nella maggior parte dei casi dovute a guasti del materiale rotabile e 65 treni per cause esterne (forza maggiore, eventi meteorologici, etc.). La tendenza prospettata è al peggioramento.  
Priorità assoluta dunque: il rinnovo del materiale rotabile ormai obsoleto,insufficiente e caratterizzato da poca manutenzione.

Nel 2005 la Regione Toscana ha investito 160 milioni di euro sui servizi e nel 2006 ne investirà 168 per servizi aggiuntivi, segnando un incremento del 13,5%. Sul materiale rotabile ha investito oltre 16,2 milioni di euro su un totale complessivo di 76,9 milioni di euro.

“Se aumentano le risorse regionali investite dunque e aumenta la collaborazione, automaticamente aumentano anche le nostre esigenze nei confronti di Trenitalia – continua Conti –  alla quale chiediamo di fare scelte aziendali precise e di finanziare l’acquisto dei treni, mentre nello stesso tempo pretendiamo di caratterizzare meglio Memorario, che comunque sta dando i suoi frutti, di estenderlo e dargli un’immagine di alta qualità”.

Se il giudizio positivo sul viaggio da parte degli utenti della linea Firenze-Pisa è salito dal 62,8 per cento di novembre 2004 al 69,9 di febbraio 2005 (+7,1%) e dal 69,5 al 76 per cento (+6,5%) il gradimento dei passeggeri che viaggiano nel resto della regione, “non possiamo accontentarci – prosegue l’assessore – Dobbiamo invece alzare ancora il livello dell’asticella. Il nostro obiettivo è di accettare ritardi solo episodici e dipendenti da motivi contingenti, quale la caduta di un fulmine per esempio. D’altra parte sappiamo che per un solo treno che si guasta ne rimangono penalizzati cinquanta e questo non è accettabile. Ben informata grazie a un monitoraggio giornaliero, adesso la Regione è in grado di chiedere ragione a Trenitalia di ogni treno. E lo farà”.

Politica di alto controllo e forti moniti che si accompagnano all’appello lanciato da Conti al Governo centrale per far partire i lavori per l’Alta velocità nel tratto fiorentino, ora che ci sono tutte le condizioni.  “E’ necessario, finalmente, che i patti siano rispettati e Firenze possa avviare in tempi rapidi un’opera che trasformerà radicalmente, e in meglio, la sua mobilità metropolitana e regionale oltrechè quella nazionale” dichiara l’assessore.

Conti fa presente che scriverà una lettera al prefetto Lombardi in cui intende  segnalare il serio problema di ordine pubblico quali sono ormai diventate le stazioni non più presenziate. “Meglio demolirle allora – dice – e sostituirle con una fermata, piuttosto che mantenerle così abbandonate e fonte di possibili pericoli”. Manu Mich. – clickmobility.it

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