l'ipotesi delle targhe alterne con convince il presidente della Regione Illy”Nelle giornate di restrizione preferibile la circolazione di vetture elettriche, a gas o che rispettino le ultime direttive europee”
La soluzione L'inquinamento da polveri sottili non passa attraverso la scelta delle targhe alterne.
Ne è convinto il presidente della Regione Riccardo Illy, che i giorni scorsi ha affidato a tre assessori L'incarico di verificare competenze e poteri sostitutivi della Regione in caso di inerzia delle amministrazioni comunali nel prendere provvedimenti, in queste situazioni, a tutela della salute dei cittadini.
"Quando vengono superati i limiti di concentrazione delle polveri sottili nelL'aria che respiriamo è certamente opportuno ridurre il traffico automobilistico nelle città, ma L'ipotesi delle targhe alterne non appare adeguata – spiega tutto d'un fiato Illy -".
In questi giorni, alcuni Comuni si sono mossi, annota Illy, "ma vorrei proporre alcune considerazioni sulle scelte che si possono fare".
"E' accertato che una quota significativa delle polveri sottili è prodotta dalla circolazione veicolare, secondo alcuni per il 30 per cento e secondo altri oltre il 50 per cento. Sono medie nazionali che includono anche altre fonti di inquinamento, ma certamente nei centri storici la percentuale di polveri sottili prodotta dalla circolazione dei veicoli è molto più alta".
"L'ipotesi di targhe alterne consente la circolazione ad autoveicoli molto datati, che non corrispondono alle normative europee contro L'inquinamento e che inquinano dieci volte di più di quelli più recenti in regola con queste direttive. Ricordo che L'Unione europea ha approvato già quattro direttive sulL'omologazione dei veicoli e che quelli di nuova costruzione devono rispettare severi parametri contro L'inquinamento. L'ultima di queste, Euro4, riguarda la costruzione dei veicoli che saranno immatricolati a partire dal primo gennaio 2006".
"Teniamo anche presente che il metodo delle targhe alterne, quando annunciato come abituale in caso di superamento dei limiti, non stimola L'acquisto di una nuova e più adeguata vettura, ma L'acquisto di una seconda macchina usata, e quindi più inquinante, per eludere il divieto di circolazione con il numero pari o dispari sulla targa. Qualcuno sostiene che le targhe alterne sono il metodo più 'democratico', ma in realtà non è così perché i redditi più alti possono permettersi la seconda macchina, anche usata, e gli altri no. Utilizzare L'usato, poi, penalizza per ovvie ragioni L'economia con il ristagno della produzione".
"La misura di gran lunga preferibile alle targhe alterne – conclude Illy – è quella che consente, nelle giornate di restrizione del traffico, la circolazione di vetture elettriche, a gas o che rispettino le ultime direttive europee. In questa direzione, nelL'ambito delle proprie competenze, si muoverà la giunta regionale, in modo da non favorire misure che sono dei palliativi e non sortiscono quasi nessun effetto nel breve e medio termine, ma possono invece creare danni L'economia e alla necessità delL'innovazione per questo settore nel medio e lungo periodo. Meno produzione significa infatti anche meno disponibilità da investire nella ricerca di nuove tecnologie a difesa della salute".Manu Mich. – clickmobility.it