Finanziamenti a chi decide di rottamare i veicoli a due ruote
Finanziamenti per la rottamazione dei veicoli a due ruote.
Un motorino a due tempi inquina più o meno come 200 autovetture catalizzate: è questo il motivo che ha spinto la giunta veneta ad optare per i finanziamenti della rottamazione dei mezzi a due ruote, stanziando contributi per quanti sostituiranno il vecchio veicolo con uno a motore a quattro tempi e catalizzato.
Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle politiche per l’ambiente Renato Chisso, nel presentare lo specifico provvedimento adottato.
"Per queste finalità – ha sottolineato Chisso – sono stati già impegnati sul bilancio 2004 circa un milione 634 mila euro complessivi, ma nelle nostre intenzioni non si tratterà di un finanziamento “una tantum”, quanto dell’avvio di una serie di azioni che si inquadrano nell’ambito del Piano di Risanamento dell’atmosfera".
Il finanziamento è destinato inizialmente a interventi nei Comuni situati nelle cosiddette “Zone A”, quelle cioè dove uno o più elementi inquinanti eccedono il valore limite aumentato del margine di tolleranza. Il provvedimento regionale prevede inoltre la possibilità di destinare contributi anche a coloro che provvederanno a convertire il proprio autoveicolo con impianti a GPL o a metano.
Il pacchetto di finanziamenti prevede anche le amministrazioni provinciali, cui spetterà di determinare le modalità d’intervento, con una ripartizione proporzionale alla popolazione.
Alla Provincia di Belluno andranno dunque 74.497,74 euro; a quella di Padova 306.486,29 euro; al Polesine 85.770,42 euro; alla Provincia di Treviso 290.149,08 euro; a quella di Venezia 289.495,59 euro; a quella di Verona 298.971,17 euro; alla Provincia di Vicenza 288.351,98 euro.
Ma la Giunta veneta ha operato per ridurre l’inquinamento atmosferico da traffico veicolare operando su più fronti.
Ieri Chisso, accanto al direttore generale dell’Agenzia per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) Paolo Cadrobbi, ha presentato i primi risultati della sperimentazione finanziata dalla Regione per verificare se e come la pulizia delle strade è in grado di ridurre il PM 10, le polveri fini prodotte dagli scarichi degli autoveicoli, ma anche dalla consunzione di freni, gomme, parti meccaniche e dall’abrasione del manto stradale.
Si parla di risultati confortanti: la riduzione varia dal 2 al 7 per cento, paragonabile a quella che si ottiene con le targhe alterne e sommando i due interventi si arriva ad un calo significativo. "Entro circa un mese la sperimentazione permetterà di definire le migliori modalità di intervento e la Regione – ha detto Chisso – potrà contribuire all’attivazione delle azioni più opportune".
La Giunta veneta ha da anni coerentemente operato per limitare i fattori di inquinamento atmosferico – ha ribadito Chisso – le cui cause principali sono emissioni industriali, riscaldamento domestico e traffico veicolare (che incide per circa il 28 per cento del totale).
Gli interventi sono stati di carattere strutturale e concreto, in modo da essere duraturi e il più possibile efficaci, e si sono indirizzati, principalmente, a incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico, a trasferire su ferro o su acqua parte del traffico su ferrovia, a creare nuove infrastrutture per rendere più scorrevole il traffico di attraversamento e comunque portarlo fuori dai centri urbani, a realizzare parcheggi scambiatori e a finanziare l’utilizzo di mezzi di locomozione non inquinanti.
Emblematici, a questo riguardo, sono il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, che a regime dovrebbe sottrarre dalle strade circa il 15 per cento del traffico privato, l’obbligo di utilizzare almeno l’80 per cento del finanziamento complessivo di circa 50 milioni di euro nel triennio 2004 – 2006 destinati a rinnovare la flotta di autobus per acquistare mezzi non inquinanti (un autobus di vecchia concezione inquina come 500 – 1000 autovetture catalizzate), le nuove infrastrutture stradali e autostradali in primo luogo il Passante di Mestre; l’apertura dell’Idrovia Fissero Tartaro Canal Bianco che ha già permesso di sottrarre alla strada 12 mila camion l’anno e infine i contributi per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita e quadricicli elettrici.
In questo contesto, sempre a dicembre un altro milione 900 mila euro sono stati impegnati a favore di tutti i Comuni inseriti nelle zone “A” (100 mila euro ciascuno ai Comuni capoluogo, la quota restante proporzionalmente alla popolazione) per sostenere l’applicazione di misure per fronteggiare l’inquinamento atmosferico. Sempre in questa direzione – ha concluso Chisso – va anche la riapertura dei termini per contributi finalizzati all’istallazione di pannelli solari termici per la produzione di calore.
L’intervento regionale copre fino al 25 per cento della spesa ammessa. Il relativo bando è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione di venerdì 21 gennaio scorso ed è reperibile nel sito internet regionale (www.regione.veneto.it).M. Gio. M. – clickmobility.it