Confronto serrato ieri fra Anci e ministri dell'Ambiente e Trasporti“L’inquinamento è un’emergenza per il Paese e i sindaci non possono continuare ad affrontarla da soli” afferma il presidente di Anci Domenici
Quello delL'Anci è un vero grido di emergenza "Il governo non ci lasci soli". Le difficoltà messe in campo dallo smog che ammorba le città sono state discusse ieri durante il faccia a faccia fra Anci e ministri delL'Ambiente e dei Trasporti.
Il tavolo di discussione prevede un allargamento. Il Ministro delL'Ambiente Altero Matteoli infatti ha promesso di portare le problematiche L'esame del Consiglio dei Ministri di domani.
La compagine Anci ieri non ha mostrato di voler indietreggiare ed è emersa chiaramente la volontà di arrivare ad un blocco totale del traffico in caso di un "no" del Governo allo stanziamento di 500mln di euro ritenuti necessari per ridare fiato.
“L’inquinamento è un’emergenza per il Paese e i sindaci non possono continuare ad affrontarla da soli – è andato giù duro il sindaco di Firenze e presidente dell’ANCI Leonardo Domenici -. Non chiediamo sanatorie o condoni, ma una strategia e una politica nazionali, criteri di rilevamento e modelli di comportamento validi per tutti, risorse per il trasporto pubblico e per il ricambio dei veicoli circolanti. Non esiste solo l’emergenza: deve esserci anche la prospettiva, altrimenti non risolveremo mai i problemi”.
Ieri L'ordine del giorno c'era la situazione nelle città italiane a fronte delle nuove normative europee, che fissano i limiti degli agenti inquinanti nell’aria. Come è noto molte città (soprattutto al Nord) hanno già superato o si avviano a superare i fatidici 35 giorni per quanto riguarda le polveri sottili, il pm10, con conseguenti blocchi del traffico e targhe alterne.
“Proprio un anno fa Matteoli, dopo l’incontro con i sindaci sullo stesso tema, ci accusò di fare catastrofismi. Oggi credo che anche il Governo si sia reso conto di qual è la realtà e le dichiarazioni dei giorni scorsi del Ministro lo confermano. Ma dalle parole è il momento di passare ai fatti concreti – ha rimarcato Domenici -."
Sono tre i punti che ieri L'Anci ha dichiarato quali prioritari: le risorse, i criteri e i poteri ai sindaci.
“Sono indispensabili più fondi per il trasporto pubblico urbano, soprattutto per rinnovare il parco bus; più fondi per la rottamazione e gli incentivi dei motorini e delle auto; più fondi per le infrastrutture nelle aree urbane. Il Governo non può continuare a investire solo sulle grandi opere senza tenere conto delle esigenze delle città. Per tutto questo sono necessari almeno 500 milioni di euro”.
Altro punto, quello dei criteri da adottare, che devono essere omogenei “sia per la rilevazione degli inquinanti, che tenga conto delle diverse realtà geografiche, sia sulle misure di emergenza da prendere in maniera concordata”. Su questo, aggiunge Domenici, è importante anche l’interpretazione univoca della direttiva europea, che interessa altre città con caratteristiche simili a quelle italiane. Infine, il tema dei poteri effettivi dei sindaci soprattutto rispetto alle forme di controllo del traffico “come corsie preferenziali o telecamere per i telepass, sempre soggette a possibili ricorsi – spiega Domenici – . L’ultimo esempio è quello dell’ordinanza che ho firmato a Firenze per limitare l’accesso dei veicoli ingombranti nel centro della città, che non è esattamente idoneo alla circolazione di questi mezzi: è di oggi la notizia del ricorso al Tar da parte delle case produttrici. E’ chiaro che abbiamo bisogno di una base di legittimazione”.
Ieri durante il direttivo Anci, che ha anticipato L'incontro con i ministri, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha proposto una Legge obiettivo che preveda un’addizionale sull’accise per potenziare i mezzi di trasporto locale. “Inoltre – sostiene Chiamparino – il ricambio dei motori è una delle misure da adottare per ridurre i danni prodotti dall’inquinamento, unitamente all’allestimento di dispositivi atti a misurare l’eco-compatibilità dei veicoli, strumento ampiamente utilizzato negli Stati Uniti".
Senza fronzoli ma diretto al problema anche L'intervento del sindaco di Roma Walter Veltroni “Un anno fa – ha detto – abbiamo chiesto al ministro dell’Ambiente Matteoli 9 miliardi di Euro. Il Ministro ci aveva assicurato lo stanziamento di 150 miliardi di Euro sulla legge delega che invece sono stati ridotti a 100. Servono invece almeno due miliardi di Euro”.
Veltroni ha sottolineato la necessità di far presente all’Europa le diverse caratteristiche ambientali dei vari paesi in merito alla salvaguardia dei cittadini. Il vice presidente dell’ANCI e sindaco di Ancona, Fabio Sturani ha invece chiesto “maggiore responsabilità da parte dei Comuni per l’acquisto di mezzi pubblici di scarso impatto ambientale”.
Nel suo intervento Sturani ha anche denunciato la politica di Regioni e Governo per rivendicare il senso di responsabilità su un tema di interesse nazionale, e ha chiesto il coordinamento da parte dell’ANCI in sede di direttivo su una questione vitale per le comunità locali. Da parte del vice presidente ANCI è giunta anche la proposta di organizzare una giornata nazionale di sensibilizzazione sull’argomentoM. Gio. M. – clickmobility.it