Ieri confronto in Regione per affrontare in maniera coordinata e condivisa il problema smog in ToscanaTra le altre proposte, blocco totale un giorno all
La Regione punta L'estensione del piano antismog a 23 Comuni toscani.
Il piano, varato nell’ottobre 2003, potrebbe allargare i propri orizzonti territoriali. A proporlo, insieme ad altri provvedimenti, è la Regione che ieri ha incontrato i rappresentanti di quasi tutti i 30 comuni nei quali si sono verificati superamenti dei valori di PM10 consentiti per legge.
Accanto L'estensione la Regione pone quale necessità il blocco totale del traffico un giorno alla settimana e L'omogeneizzazione dei giorni con targhe alterne nei comuni di Firenze, Prato e Pisa.
Le proposte sono state avanzate attraverso l’assessorato all’ambiente, ieri nelL'ambito delL'incontro, presso gli uffici regionali, per affrontare in maniera coordinata e condivisa il problema smog in Toscana.
Grande la partecipazione, data l’importanza e la delicatezza del tema trattato, nonostante le difficili condizioni atmosferiche.
La prima proposta, formulata in via preliminare e da definire in un tavolo tecnico, è appunto quella di allargare a 23 comuni l’accordo di programma per il risanamento della qualità dell’aria stipulato nell’ottobre del 2003 per quanto riguarda gli interventi sul traffico. Ai 16 comuni firmatari si dovrebbero aggiungere i comuni con problemi di sforamento, causato da traffico, dei valori consentiti di PM10 in base ai monitoraggi effettuati dall’Arpat.
Nell’accordo allargato, oltre alla conferma e alla revisione dei provvedimenti adottati, dovrebbero essere contemplati interventi riguardanti anche le emissioni industriali per i comuni più interessati da questo tipo di inquinamento in base ai dati dell’inventario regionale delle emissioni, e quelle da riscaldamento per tutti i comuni.
La Regione ha anche riproposto, con il supporto dell’Arpat, la propria ipotesi, che sarà oggetto del tavolo tecnico, di bloccare in un giorno feriale la circolazione, una misura che viene ritenuta più efficace del provvedimento delle targhe alterne, e che costituisce un primo passo di una strategia preventiva e strutturale per il raggiungimento degli ulteriori obiettivi europei per il 2010, indirizzando la conversione del parco veicolare verso l’uso di carburanti meno inquinanti, quali il metano e il gpl.
Infine la terza proposta avanzata dalla Regione, ovvero l’omogeneizzazione dei giorni di targhe alterne nei tre comuni che hanno adottato tale provvedimento, Firenze, Prato e Pisa. Proposta che già ha ottenuto un primo importante risultato: in tutti e tre i comuni il giovedì non potranno circolare le targhe dispariM. Gio. M. – clickmobility.it