Il presidente Martone presenta i dettagli sulL'attività della Commissione ai presidenti di Camera e Senato Il tpl primo in classifica. In un anno 1199 stop nel settore dei trasporti Presentata
Il presidente Martone presenta i dettagli sulL'attività della Commissione ai presidenti di Camera e Senato
Il tpl primo in classifica. In un anno 1199 stop nel settore dei trasporti
Presentata alle Camere la relazione sulL'attività della Commissione di garanzia.
La palma dei "più conflittuali" va sicuramente al tpl trainato dalle tante proteste degli autoferrotranvieri.
La conferma di un aumento degli scioperi nel settore dei servizi pubblici essenziali arriva dalle parole del presidente della Commissione Antonio Martone che venerdì ha proposto la relazione annuale ai presidenti di Camera e Senato.
Dopo avere sottolineato come si sia verificato L'incremento delle proclamazioni di sciopero il presidente ha individuato le principali cause, oltre che nella crisi strutturale che caratterizza l’economia italiana, impedendo il tempestivo rinnovo dei contratti collettivi, nella spiccata tendenza alla disarticolazione del processo produttivo.
"A quest’ultimo fenomeno corrisponde una eccessiva frammentazione delle organizzazioni sindacali e una tendenza a ricorrere alla proclamazione dello sciopero anche come strumento di concorrente proselitismo – si intuisce dalla relazione -.
In questa situazione, la Commissione ha operato attraverso il continuo dialogo con le organizzazioni sindacali, stimolando anche la sottoscrizione di importanti accordi sull’esercizio del diritto di sciopero, come quelli relativi al comparto Ministeri, al settore metalmeccanico e al trasporto marittimo nel mare Adriatico.
Utili indicazioni sono state anche formulate da parte sindacale e recepite nella regolamentazione provvisoria degli appalti ferroviari.
Nella Relazione si dà anche atto che, nella maggior parte dei casi, in occasione degli scioperi, le organizzazioni sindacali si sono adeguate alle indicazioni della Commissione.
Soltanto per quanto riguarda la regola dell’intervallo minimo tra due scioperi relativi allo stesso servizio, la Commissione è dovuta intervenire reiteratamente, applicando, in caso di rilevante incidenza sulla continuità del servizio, le previste sanzioni.
Nella parte finale, ha esaminato la situazione di questi ultimi mesi, soffermandosi sui problemi posti dalla disciplina dello sciopero generale, nonchè sulle principali questioni insorte in relazione ai frequenti scioperi nel settore dei trasporti e, in primo luogo, in quello del trasporto aereo.
Nel richiamare le proposte di modifica legislativa già formulate in occasione della relazione dello scorso anno – individuazione delle prestazioni strumentali rientranti nell’ambito di applicazione della legge, maggiore flessibilità della disciplina dell’intervallo minimo, al fine anche di una possibile eventuale concentrazione degli scioperi, sperimentazione di istituti quali il referendum, la comunicazione preventiva di adesione, lo sciopero virtuale – il
presidente ha auspicato che vengano introdotte, anche in collaborazione con i mezzi di comunicazione, adeguate forme di pubblicità, garantendo in tal modo allo sciopero forza di pressione nei confronti delle aziende e degli organi deputati alle scelte di politica economica, contenendo, al tempo stesso, il danno inflitto ai diritti dei cittadini tutelati dalla Costituzione.
In fatto di trasporti pubblici la relazione ha messo in evidenza come i primi mesi delL'anno siano stati caratterizzati da una recrudescenza della conflittualità anche nel settore del trasporto pubblico locale.
E’ questo un settore nel quale è frequente il ricorso a una conflittualità a livello aziendale per le più diverse ragioni.
Nel corso del 2004, peraltro, si è assistito a una intensificazione di scioperi aziendali, o territorialmente limitati, anche a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale e come iniziative prodromiche a scioperi nazionali.
L’accordo raggiunto nel novembre dello scorso anno e la copertura della relativa spesa anche grazie alle previsioni inserite nella legge finanziaria facevano sperare in un momento di pace sindacale.
Ma non è stato così. La contestazione dell’accordo da parte di alcune organizzazioni sindacali ha tenuto viva la conflittualità. Da ultimo, l’equiparazione del trattamento di malattia degli autoferrotranvieri a quello previsto per i lavoratori dell’industria, con la rimessione alla contrattazione collettiva dell’eventuale previsione di un migliore trattamento, nonché le iniziative sul punto delle organizzazioni datoriali, hanno dato luogo a un nuovo contenzioso. E così, anche nel corso di questi ultimi mesi, si è assistito a numerose proclamazioni di sciopero, inizialmente a livello aziendale o territoriale e, quindi, a quello nazionale previsto per il 20 maggio, mentre uno sciopero nazionale è stato già proclamato da altre organizzazioni sindacali per il prossimo 31 maggio.Manuela Michelini – clickmobility.it