Ad organizzare Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a sostegno della vertenza relativa al trattamento di malattia

TPL. OGGI SI FERMANO AUTOBUS, TRAM E METROPOLITANE: 24 ORE DI STOP CON FASCE GARANTITE

TPL. OGGI SI FERMANO AUTOBUS, TRAM E METROPOLITANE: 24 ORE DI STOP CON FASCE GARANTITE

I termini della vertenza e i dati illustrati ieri mattina dai sindacati e da Asstra”Sciopero senza senso” per il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi

Oggi si fermano autobus, tram e metropolitane per lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico, proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti.
La protesta è stata indetta a sostegno della vertenza relativa al trattamento di malattia.
Lo sciopero si terrà con orari e modalità diverse da città a città.
Vediamo le principali piazze italiane.
Roma: dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 alla fine del servizio. Milano: dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 alla fine del servizio. Torino: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alla fine del servizio. Napoli: dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 alla fine del servizio. Firenze: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alla fine del servizio. Bologna: dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 alla fine del servizio. Venezia: dalle 9 alle 16.30 e dalle 19.30 alla fine del servizio. Bari: dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alla fine del servizio. Catania: dalle 9.30 alle 18.30 e dalle 21.30 alla fine del servizio. Cagliari: dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16 alla fine del servizio.

Di sciopero "senza senso" parla  il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, nel commentare lo stop di oggi che ritiene produrrà solo danni "a cittadini e imprese già fortemente indebitate".
"Deve piuttosto riprendere il negoziato – dichiara Sacconi – per superare L'incredibile anomalia di una indennità che nei primi giorni di malattia è di circa 140% del salario inducendo inevitabilmente alti livelli di assenteismo".

Alle parole del sottosegretario non si è fatta attendere la replica "Sacconi continua a dire falsità” è quanto afferma il segretario generale della Filt Cgil, Fabrizio Solari.
"I termini della vertenza del trattamento di malattia degli autoferrotranvieri e i dati reali – sottolinea il leader della Filt Cgil – sono stati illustrati ieri mattina dai sindacati nel corso di una conferenza stampa e sono a disposizione di tutti, Sacconi compreso. Evidentemente – conclude Solari – il sottosegretario al Welfare non riesce proprio a contenere la sua ostilità nei confronti dei lavoratori. Prima di parlare, però, farebbe bene ad informarsi, magari presso le stesse aziende di trasporto locale”.

Ed è in una nota unitaria  firmata da Filt-Cigl Fit-Cisl Uiltrasporti che i sindacati mettono nero su bianco numerosi dati.
"L’ effetto della manovra finanziaria del Governo produce , per l’anno  2005, nel caso in cui restassero immodificati i trattamenti in atto nel 2004,  un aggravio di spesa per le aziende del TPL associate ad Asstra di complessivi  68 milioni di Euro.  
L’ l’INPS per effetto delle minori prestazioni erogate e dei maggiori contributi incassati,  realizza  un risparmio di 58 milioni di euro, passando da un passivo di 35 milioni (obiettivo del recupero in finanziaria) a un attivo di 25 milioni di euro".

"La proposta del sindacato che prevede l’ eliminazione del computo dello straordinario nella indennità di malattia  e la tassazione figurativa a favore delle aziende del sussidio INPS, produce un risparmio per le imprese di circa 19 milioni di Euro, per cui l’onere delle imprese si ridurrebbe da 68 milioni di euro a circa 49 milioni di euro".

Di sciopero da evitare disquisisce Asstra. "Il sindacato dichiara di essere disponibile a riprendere le trattative con ASSTRA ed ANAV per trovare una soluzione equa al problema della copertura della malattia per gli autoferrotranvieri, ma intanto non ritira lo sciopero. Le trattative non si fanno con le pistole puntate, soprattutto quando chi ci va di mezzo sono i cittadini"

"La verità è che le aziende hanno sopportato un costo per la copertura della malattia dal 1 primo gennaio 2005 al 30 giugno 2005 pari ad oltre 60 milioni di euro, per mantenere inalterato il sistema in vigore al 31 dicembre 2004, prima che la legge Finanziaria modificasse il regime speciale degli autoferrotranvieri equiparando il trattamento INPS della categoria a quello dei lavoratori dell’Industria. Questa scelta era determinata dal convincimento che avrebbe garantito un clima sereno ad un confronto così delicato, nel corso del quale ASSTRA è arrivata a formulare ipotesi di soluzione significative, offrendo integrazioni al trattamento INPS per i primi tre giorni di malattia (la paga base nazionale) e, per i periodi successivi, L'integrazione della paga base nazionale con le competenze fisse e continuative per un periodo molto più lungo di quello previsto dalle altre categorie di lavoratori"

I numeri di AsstraManu Mich. – clickmobility.it

Left Menu Icon